Stefano Bollani si esibirà stasera (martedì 12 marzo) a Milano, all'Hangar Bicocca di via privata Chiese 2, da solo e con in versione Danish Trio, celebrando una collaborazione decennale con questo combo nord europeo (biglietti a 22,88 euro).
L'incasso sarà interamente devoluto a Missione sogni, onlus che non è nuova a queste iniziative di solidarietà e musica: l'anno scorso chiamò Ludovico Einaudi.
Ora tocca a Bollani ed è davvero il suo momento: dopo l'applauditissima apparizione da "guest star" all'ultimo Festival di Sanremo, domenica sera il pianista era ancora al cospetto di Fabio Fazio, a "Che tempo che fa" per presentare il suo libro "Parliamo di musica" (Mondadori), nel quale si racconta come sempre tra il serio e il faceto, rivelando che i suoi primi amori musicali furono Celentano e Carosone: a quest'ultimo scrisse anche una lettera allegando una cassetta con le sue prime, timide, incursioni sulla tastiera.
Il maestro rispose «Studia il blues, che è alla base di tutto» e, forse, è stato proprio quel consiglio a spingere quel giovane ad abbandonare l'ortodossia per dedicarsi al jazz ritagliandosi, nel tempo, uno spazio di primissimo piano, collaborando con un grande come Enrico Rava quanto, è storia recentissima, con una pop star come Irene Grandi o con un importante direttore d'orchestra come Riccardo Chailly.
Bollani è sempre al top e lo dimostrerà stasera in solitudine e, poi, con i danesi Jesper Bodilsen (contrabbasso) e Morten Lund (batteria), la stessa sezione stupefacente ritmica ammirata nelle puntate televisive della sua trasmissione "Sostiene Bollani".
A. Bru.
© RIPRODUZIONE RISERVATA