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Mercoledì 13 Marzo 2013
Alla Scala slitta
Cuore di cane
Slitta a sabato 16 marzo la "prima" di "Cuore di cane", la nuova opera di Alexander Raskatov commissionata dalla Naederlandse Opera di Amsterdam, che avrebbe dovuto debuttare al Teatro alla Scala questa sera (mercoledì 13)
I tempi di riparazione di un elemento scenografico non hanno consentito il regolare svolgimento dei due ultimi giorni di prove, compresa la “generale”, della nuova opera. Pertanto, per rispettare in ogni dettaglio il progetto artistico dello spettacolo, la direzione del teatro milanese ha deciso di spostare il debutto di "Cuore di cane" a sabato prossimo, 17 marzo.
Nella produzione del compositore russo Alexander Raskatov, "Cuore di cane", composta verso il 2009, è la prima opera a essere stata completata e rappresentata. Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Michail Bulgakov, del 1925, che metteva alla berlina gli eccessi scientifici e il totalitarismo imperante in quegli anni. Il romanzo di Bulgakov restò così a lungo proibito negli Urss, anche se clandestinamente si fece conoscere comunque. Il libretto, steso da Cesare Mazzonis e in seguito rielaborato dallo stesso compositore, segue abbastanza fedelmente l'intreccio del romanzo. Costruito su sedici scene e un epilogo, enfatizza la satira antitotalitaria che acquista così un significato universale. La dimensione grottesca della vicenda si riflette anche nella musica, che a tratti ricorda gli stilemi tipici di un'opera comica.
<+tondo>Scenicamente l'uso di marionette e automi creano uno spettacolo di grande impatto visivo e scenografico.
<+tondo>"Cuore di cane" è stato rappresentato la prima volta al Muziektheater di Amsterdam il 7 giugno 2010. Alla Scala la direzione d'orchestra è affidata a Martyn Brabbins. La regia è firmata da Simon McBurney, le scene da Michael Levine e i costumi da Christina Cunningham. Le marionette del Blind Summit Theatre.
Personaggi e interpreti: Filip Filippovic (Paulo Szot), Bormental (Ville Rusanen), Šarikov (Peter Hoare) Šarikov (marionettisti Mark Down, Robin Beer, Fin Cadwell, Josie Daxter), Dar‘ja-voce sgradevole di Šarik (Elena Vassilieva), Zina (Nancy Allen Lundy), Švonder (Vasily Efimov), Vjazemskaja-voce gradevole di Šarik (Andrew Watts), Il grande capo-Fëdor-un venditore di giornali (Graeme Danby), la fidanzata di Šarikov (Sophie Desmars), l'investigatore (Matthew Hargreaves), il primo paziente-un provocatore (Brian Galliford), la seconda paziente (Annett Andriesen), quattro proletari Sophie Desmars, Andrew Watts, Vasily Efimov e Evgeny Stanimirov.
L'opera resterà in scena alla Scala fino a mercoledì 3 aprile. Biglietti da da 210 a 13 euro.
Giancarlo Arnaboldi
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