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Giovedì 14 Marzo 2013
Mumford & Sons all'Alcatraz
Anni Settanta d'Inghilterra
Arrivano in Italia per la prima volta Mumford & Sons, attesi stasera (giovedì 14 marzo), alle 21, all'Alcatraz di via Valtellina 25 a Milano
La band londinese di Marcus Mumford (voce, chitarra e batteria) Winston Marshall (voce, chitarra resofonica e banjo) Ben Lovett (voce, organo e tastiera) e Ted Dwane (voce e contrabbasso) è riuscita a conquistare un pubblico gigantesco pur proponendo un sond d'altri tempi, che si rifà a certe atmosfere californiane dei primi anni Settanta, nonostante la provenienza britannica.
Il gruppo è nato cinque anni fa e ha bruciato le tappe firmando con la Island e pubblicando "Sigh no more" dopo essersi messi in luce con una serie di mini. Per essere un disco prevalentemente acustico che si ritrova a gareggiare nello stesso campo di gioco di Lady Gaga e Rihanna, ha ottenuto sorprendenti consensi. Ma mai come "Babel": l'opera numero due si è addirittura aggiudicata il Grammy come miglior disco, catapultando Mumford & Figli in testa alle classifiche americane.
E così il live di stasera si preannuncia sold out, ma per chi non ce la farà ad assistere al concerto c'è la diretta su Radio2, condotta da Carlo Pastore e Silvia Boschero.
Negli ultimi anni, fenomeni per nulla disprezzabili come i Gaslight Anthems e gli Arcade Fire si sono già ampiamente ridimensionati. La speranza è che questo combo sappia approfittare del buon momento senza perdere la direzione.
C'è il rischio, perché Mumford non ha escluso sonorità elettroniche nel prossimo album, ma la collaborazione al nuovo film dei Coen, che si svolge tutto nel Greenwich Village capitale del folk nei primi anni Sessanta, potrebbe portare consiglio.
Al. Br.
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