Homepage / Como città
Sabato 16 Marzo 2013
Beffa Inps agli anziani
Non manda più il Cud
Bisogna scaricarlo via Internet, ritirarlo alla Posta, passare ai Caaf, mandare una mail agli uffici Inps preposti o telefonare all'Istituto di previdenza
Una vera beffa che, in provincia di Como, riguarda almeno 50mila pensionati a cui si devono aggiungere i 3mila lavoratori in mobilità, i cassintegrati, gli invalidi e i disoccupati che hanno ricevuto l'indennità Inps sui 17mila senza lavoro presenti nel comasco.
Un esercito di persone, appartenenti alle fasce più deboli, che ora, per avere la certificazione necessaria per la dichiarazione dei redditi, è obbligato a mettersi a un computer districandosi tra Pin, codici fiscali e sanitari.
Nella speranza che il gran numero di accessi non mandi in tilt il sistema. Altrimenti, è sempre possibile sfruttare il numero verde (800.43.43.20 solo da rete fissa o 06.164.164 da cellulari con servizio a pagamento in base al piano tariffario). Risponde una voce registrata che obbliga il pensionato a farsi largo tra una lunga serie di numeri da digitare sulla tastiera. Vietato, dunque, possedere un cellulare vecchio stile. Al primo intoppo si viene dirottati all'operatore. Il quale ammette candidamente che l'invio gratuito da parte dell'Inps del documento avverrà solo in casi "disperati". Leggi, in situazioni di anziani soli e non autosuffcienti al 100%.
Altrimenti - viene spiegato - è molto meglio che un parente dell'anziano si munisca di delega e si rechi al più presto allo sportello dedicato al rilascio del Cud attivo nelle sedi Inps.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 16 marzo 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA