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Mercoledì 20 Marzo 2013
Musica anti violenza
E' Quite Revolution
Un progetto musicale collettivo per sostenere un'associazione che si occupa di prevenzione dei comportamenti violenti. Da questo connubio nasce la "Quiet Revolution" proposta da sei musicisti di eccezionale levatura artistica stasera (mercoledì 20 marzo), alle 21, al Teatro Sociale, in favore di InfraMente (biglietti a 20 euro)
Da questo connubio nasce la "Quiet Revolution" proposta da sei musicisti di eccezionale levatura artistica stasera (mercoledì 20 marzo), alle 21, al Teatro Sociale, in favore di InfraMente (biglietti a 20 euro).
I nomi coinvolti potrebbero non dire molto ai più disattenti, ma si tratta di quelli che negli Usa si definiscono "musician's musicians", i musicisti dei musicisti, a cominciare da Chris Costa, motore primo di questo ensemble: cantante, polistrumentista, arrangiatore e produttore, vanta collaborazioni con personaggi come Malika Ayane e Cesare Cremonini oltre a pubblicare album in proprio.
Il chitarrista Luca Boscagin, allievo di Tolo Marton e Sandro Gibellini, ha suonato con Gianni Basso, con il grande batterista americano Eliot Zigmund e attualmente con lo scozzese Jim Mullen, pilastro del jazz anglosassone.
Lo scorso anno Fulvio Sigurtà ha vinto il "top jazz" nella sua categoria della rivista "Musica jazz". Si è spesso esibito con il pianista Claudio Filippini, anche lui sul palco stasera, che si alterna tra Fabrizio Bosso e la star Mario Biondi. Anche il bassista Andrea Lombardini si è distinto per le numerose collaborazioni con prestigiosi colleghi e oltre alla musica afroamericana non disdegna disimpegnarsi nel pop, per esempio accompagnando Chiara Canzian, figlia di Red dei Pooh. Il batterista Phil Mer che dopo avere prestato la sua sapienza ritmica a Pino Daniele, Noa, Patty Pravo e tanti altri, ha avuto il compito di sostituire Stefano D'Orazio nel celebre gruppo. Da ricordare anche i Capsicum Tree con l'amico Chris Costa.
I proventi della serata finanzieranno il progetto "Click Yourself" «per la prevenzione dei comportamenti violenti negli adolescenti tramite l'utilizzo della fotografia», come spiega Francesca Ballabio, presidente dell'associazione.
Alessio Brunialti
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