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Venerdì 22 Marzo 2013
Fedeli a Canzo per l'Aism
suona uno Stradivari 1726
"Uno Stradivari per la gente" ripassa dalla terra comasca: stasera (venerdì 22 marzo), il progetto creato dal violinista Matteo Fedeli per far conoscere attraverso la musica i mitici strumenti costruiti dal liutaio cremonese nel Settecento farà tappa a Canzo alle 21, nella villa ex Magni Rizzoli
Alle 21, nella villa ex Magni Rizzoli, Fedeli proporrà un recital per violino e pianoforte accompagnato da Andrea Carcano. L'evento è organizzato dall'associazione NonSoloTurismo e si inserisce nelle iniziative a favore dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) della quale Fedeli è testimonial. I proventi della serata (biglietti a 20 euro, info 331-993.97.26) saranno devoluti alla sezione comasca dell'Aism, dall'83 punto di riferimento insostituibile sul territorio per i malati e i loro familiari.
L'evento recupera l'appuntamento della prima rassegna "Canzo, cittadella dell'arte e della musica" rinviata per il maltempo a febbraio. Per l'occasione, Fedeli imbraccerà il prezioso violino "ex Adams Collection", costruito da Antonio Stradivari nel 1726, caratteristico per il fondo in due pezzi di acero con una vena dorata che dona lucentezza e profondità alla marezzatura.
Lo strumento ha dimensioni generose, tanto da inserirlo in una stretta cerchia dei cinque-sei violini denominati "Grand Stradivarius" e prodotti da Stradivari su commissione. Negli anni è stato certificato da prestigiose e rinomate famiglie di liutai tra cui Hill & Sons e Lyon & Healy: è appartenuto, agli inizi del '900, al celebre violinista austriaco Fritz Kreisler e a Pablo de Sarasate.
Piacevole e d'effetto il programma musicale della serata, che prevede l'esecuzione di musiche di Rachmaninoff (Danse hongroise Op. 6 No. 2 ), Elgar (Salut d'Amour Op. 12), Saint-Saens (Danse Macabre op. 40), Emilio Pente (Chanson Polonaise Op. 2), Franz Ries (Perpetuum Mobile Op. 34 n. 5), Massenet (Meditation dall'opera "Thais"), Bartok (Danze Rumene; Sei danze popolari).
Completerà la scaletta un Intermezzo per pianoforte solo di Andrea Carcano.
Stefano Lamon
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