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Venerdì 22 Marzo 2013
«Più guardie sul confine»
Il Ticino e i pericoli italiani
La Svizzera ha deciso di rafforzare i controlli lungo il confine tra Canton Ticino e Lombardia, specialmente nei boschi e sui sentieri lontani dai valichi stradali. Pattuglie armate potrebbero entrare in servizio nel giro di poche settimane.
Il ritorno dei controlli di polizia lungo il confine nasce da due diverse preoccupazioni. Prima di tutto l'aumento della criminalità nei Paesi appena al di là del confine, dove si sono moltiplicate le rapine compiute da malviventi che poi scappano in Italia. Anche in Ticino è esploso ultimamente il fenomeno delle rapine in casa, sinora quasi sconosciuto. Un fatto che ha molto preoccupato le autorità elvetiche.
In secondo luogo preoccupa la fine dichiarata dal governo italiano dell'emergenza umanitaria dei profughi provenienti dal Nordafrica, con il rischio che ora quei profugi tentino di passare clandestinamente la frontiera. In Svizzera si contano già 30 mila richieste di asilo, a fronte di una possibilità di accoglienza, dichiarata dalle autorità, di appena 22 mila posti.
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