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Sabato 23 Marzo 2013
Droga sul lago, prime condanne
«Volevamo pagarci le vacanze»
È un corollario di giustificazioni tra l'inverosimile e il grottesco, quello snocciolato a inquirenti e giudice dai giovanissimi arrestati lo scorso autunno in una vasta operazione contro un giro di stupefacenti tra Gravedona, Dongo e Porlezza
Ieri mattina, davanti al giudice delle udienze preliminari Maria Luisa Lo Gatto, sono arrivati i primi patteggiamenti per alcune delle persone coinvolte nel maxi blitz dei carabinieri dello scorso novembre.
In particolare ha patteggiato 3 anni di carcere Matteo Romano Gestra, 23 anni di Garzeno, tuttora ai domiciliari; un anno e quattro mesi è il patteggiamento accordato a Mohammed El Fallaki, 20 anni di Grandola ed Uniti; otto mesi a testa per Michel Pigretti, 22 anni di Cremia, e per Francesca Masciadri, 21 anni anche lei di Cremia.
L'inchiesta aveva portato alla luce un vastissimo giro di cocaina, hascisc e di marjiuana soprattutto nella zona dell'Altolago, tra Gravedona, Dongo, Porlezza, Pianello del Lario, San Siro, Cremia e Menaggio. Cessioni e acquisti che avevano alzato il velo su una realtà sconcertante, legata all'altissima percentuale di ragazzi di quella zona che facevano uso di sostanze stupefacenti.
Decine i clienti identificati e sentiti dai carabinieri nel corso dell'inchiesta. Giovanissimi che si rivolgevano al gruppo finito in manette, e composto per la maggior parte di ragazzi del tutto insospettabili e non certo relegati ai margini, per comprare uno o due grammi di cocaina o di "fumo".
Quando il giudice, nel novembre scorso, concesse alla procura gli arresti, lo motivò - tra l'altro - con il pericolo di inquinamento delle prove. Alcuni degli acquirenti che avevano confermato i sospetti dei carabinieri, infatti, secondo la procura sarebbero stati intimiditi e minacciati.
A quattro mesi da quel blitz arrivano le prime pene per gli spacciatori.
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