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Domenica 24 Marzo 2013
Storie intense per famiglie
Voci in chiusura al Sociale
Al Sociale alle 16 lo spettacolo "Voci", basato sul testo di Francesca Marchegiano e portato in scena da Claudio Milani
Ecco la possibilità, preziosa, per i bambini e i genitori comaschi questo pomeriggio (domenica 24 marzo), alle 16 (biglietti a 10 euro, info 031-27.01.70 e www.teatrosocialecomo.it). Al Sociale di Como si conclude infatti, per quest'annata, la sempre interessante e poetica stagione che i responsabili del teatro comasco hanno pensato per le famiglie.
Stavolta, per il gran finale, il cartellone della sala prevede la messinscena dello spettacolo "Voci", basato sul testo di Francesca Marchegiano e portato in scena da Claudio Milani, che ne è interprete oltre che produttore.
<+tondo>Lo spettacolo ha vinto la quinta edizione di Festebà, il festival di teatro per ragazzi di Ferrara, nel 2011 con questa motivazione della giuria popolare: «L'attore ha espresso una notevole capacità di coinvolgimento, e una versatilità nell'interpretare personaggi diversi. L'emozione finale del sorprendente dono della storia ad ogni spettatore ha conquistato l'intero teatro».
In effetti, Milani è interprete di grande sensibilità e sa proporre un teatro che, con pochi elementi, centra l'obiettivo di raccontare storie intense, che parlano ai bambini ma anche agli adulti, attraverso molteplici livelli di lettura.
Per i piccoli spettatori dai tre anni in su, "Voci" vuole essere un racconto sul tema della crescita e della scoperta di se stessi, del proprio carattere e della strada da percorrere nella vita.
Come sempre, grande attenzione è dedicata all'allestimento, che vuole essere minimale ma non per questo banale o "povero". Servendosi di una tecnica che è quella delle scatole cinesi, l'autore racconta di bambini che stanno crescendo, all'interno delle proprie case, avvolti dalle voci della famiglia e dei propri cari, per poter far sviluppare e volare poi, libera, la propria voce.
In questo importante e inevitabile percorso, il protagonista non è solo ma si confronta con altre voci, in un cammino complesso che non esclude le difficoltà e anche la paura ma che, con coraggio, deve essere affrontato.
La tecnica principale su cui è strutturato il racconto è poi quella della voce. Milani utilizza sapientemente questo strumento, affascinando i piccoli spettatori e in qualche modo, tranquillizzando e placando le insicurezze. Un altro lavoro teatrale che, con intelligenza, aiuta i bambini e le loro famiglie. Lo sanno bene gli spettatori comaschi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla rassegna.
Sara Cerrato
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