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Mercoledì 27 Marzo 2013
Ghielmetti e Fonte
Un duo per Cantù
Doppio appuntamento da non perdere per gli appassionati della canzone d'autore stasera (mercoledì 27 marzo) a Cantù: alle 21.30 il club All'1&35circa di via Papa Giovanni XXIII 7 ospiterà Luca Ghielmetti e Peppe Fonte (prenotazioni e informazioni al 345-797.28.09)
Il primo è uno dei nomi di maggior spicco del nostro territorio, alle spalle più di vent'anni di musica vissuta con coerenza, passione e discrezione, collaborando con talenti come Enrico Ruggeri, Giorgio Conte, Greg Cohen, Tim Sparks e tanti altri, realizzando pochi, ma eccellenti dischi: per i comaschi, insomma, Ghielmetti non ha bisogno di presentazioni.
Va introdotto, invece, Fonte: calabrese folgorato sulla via della poesia musicale grazie a un incontro, di quelli che non si dimenticano, con Piero Ciampi. È stato con Pino Pavone, pianista e coautore di tanti brani del livornese, che Fonte ha scritto le sue prime canzoni.
<+tondo>Se c'è qualcosa che accomuna i due artisti è la parsimonia: il primo album di Peppe risale al 2008, "Quello che ti dirò", bissato solamente lo scorso anno da "Secondo me è l'una".
Anche in questo caso, si tratta di preziose raccolte di rare, belle canzoni mentre siamo ancora in attesa che Ghielmetti realizzi il suo quarto album, magari infilandoci dentro qualcuna delle belle canzoni ascoltate in questi ultimi tempi, capolavori in cerca di dimora, come lo struggente brano dedicato a Gigi Meroni, scritto a quattro mani con l'amico Filippo Andreani, pezzo che meriterebbe che venisse istituito un premio acconcio per "la più bella canzone mai scritta, ma mai incisa" pur di farla conoscere ai quattro venti. Si può ascoltare su Youtube dove è possibile anche farsi un'idea dell'arte di Fonte scoprendo altre affinità tra il nordico farmacista di Valmorea e l'avvocato penalista di Catanzaro.
Entrambi professionisti prestati alla musica (e viceversa), stessa generazione, una moglie e due pargoli a testa (quando si dice la coincidenza).
Ghielmetti e Fonte hanno in comune l'amore per certe atmosfere jazzate, voci roche che danno conto del vissuto dei giorni, liriche capaci di descrivere, in pochi brevi tratti, piccoli quadri di quotidiana poesia, note discrete, appoggiate ai testi quasi con timidezza, ma sublimi soprattutto quando a punteggiarle c'è un musicista d'eccezione come Franco Piccolo, fisarmonicista che collabora con Ghielmetti oggi, ma che in passato ha prestato le sue agili, incredibili dita, ai più bei dischi dei più grandi autori.
Nel club canturino, stasera il pubblico comasco potrà apprezzare di artisti dall'infinita intensità.
Alessio Brunialti
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