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Domenica 31 Marzo 2013
«Como perfettina e turistica»
Ecco perché Virzì ci ha bocciato
L'accusa è, per assurdo, di essere troppo turistica. Almeno per girare un film. Così Como viene "scippata" da Varese del set de "Il Capitale Umano".
La scelta è quella di Paolo Virzì, il regista che nelle scorse settimane era venuto a Como per girare, all'interno del teatro Politeama, alcune scene del suo nuovo film. E che poi si era spostato a Varese. Preferendola. Perché la colpa di Como era quella di essere troppo turistica e perfetta.
Varese più da thriller
Un'affermazione, questa, riportata da Guido Ranza, il varesino che ha fatto da Cicerone al regista livornese, convincendolo a concentrare proprio a Varese le riprese del suo prossimo lavoro, "Il Capitale Umano". «In realtà, leggendo la sceneggiatura, viene naturale immaginare che le vicende si svolgano nella nostra città - racconta - Virzì cercava una ricca provincia del Nord, in cui le differenze culturali, sociali e politiche fossero molto accentuate».
E Como? Quando era arrivato in riva al Lario, Virzì aveva comunque speso parole di interesse. E per quanto riguardava il Politeama aveva anche detto che «è uno scandalo che una città come Como, una delle più ricche d'Italia, con un Pil altissimo, con imprese e industrie possa sopportare e accettare come inevitabile una cosa del genere: che un patrimonio così prezioso, così importante sia lasciato morire così». Pare però che Virzì abbia anche cambiato idea: «Como era troppo precisa e turistica per il film, Varese è apparsa subito più industriale, e "nasconde dei segreti"». Perfetta per il thriller a cui il regista sta lavorando. Forse Como è sembrata troppo tranquilla per ambientare "Il Capitale Umano".
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