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Martedì 02 Aprile 2013
«Rispondete alle mail dei giovani
E loro seguiranno l'esempio»
Si accende il dibattito sui curriculum ignorati. L'appello dell'imprenditore Maurizio Traglio
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Mentre su internet si intrecciano i commenti, deciso è Maurizio Traglio, presidente di Como Venture: «Secondo me c'è il dovere di dare una risposta. È un fatto deontologico, oltre che di educazione». Alla base una considerazione: «Bisogna dare un esempio di comportamento. Se uno manda all'impresa di costruzioni il curriculum da farmacista, è un conto. Diversamente se è stato scritto secondo i criteri europei e in modo corretto, è doveroso dare riscontro».
Traglio si spinge oltre: «Significa dare il buon esempio. Domani questi giovani entreranno nelle aziende e saranno loro a ricevere i curriculum. Si ricorderanno l'esempio ricevuto».
Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Como: «Sono convinto che se un'azienda cerca personale, debba rispondere a chi manda il curriculum. Un sì o no grazie, ci deve essere».
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