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Mercoledì 03 Aprile 2013
Al Piccolo il viaggio
di un Ulisse moderno
Stasera (mercoledì 3 aprile) al debutto italiano l'evento di punta della stagione del Piccolo Teatro Strehler di Milano (biglietti a 40 e 32 euro, informazioni e prenotazioni all'848.800.304 e al sito www.piccoloteatro.org)
Fino a mercoledì 24 aprile, la prestigiosa sala milanese ospiterà "Odyssey", importante coproduzione del Piccolo con il Teatro Nazionale di Grecia.
Il regista statunitense Robert Wilson eclettico e sempre originale, dirige un allestimento che riprende il poema omerico in una versione firmata del poeta inglese contemporaneo Simon Armitage.
Lo spettacolo sarà recitato in greco moderno con sovratitoli in italiano.
L'attesa è molto forte, perché il debutto è stato preceduto da un percorso preparatorio che continua ancora e ha l'obiettivo di investigare "L'Odissea", testo fondamentale della cultura occidentale.
Lo spettacolo è andato in scena, per quattro mesi, ad Atene e ora spicca il volo verso il capoluogo lombardo, con il suo carico di tradizione classica, controbilanciata da elementi innovativi derivanti dall'approccio di Armitage, ripreso da Wilson, con l'attenzione a elementi nuovi, scovati nel testo e insistenti nel collegamento tra la fantasia e la realtà.
Lo spettacolo risente del vissuto artistico di Wilson, che, alla regia e alla scrittura, ha sempre affiancato l'attività di pittore, scultore, video artista.
Non a caso, Wilson firma anche la scenografia e le luci in collaborazione con Stephanie Engeln e Scott Bolman.
L'allestimento si avvarrà di musiche dal vivo eseguite da Thodoris Oikonomou.
Sulla scena vedremo diciassette attori greci che intepretano ruoli diversi, durante il corso dello spettacolo.
È singolare che una produzione così importante nasca tra Italia e Grecia in un momento difficile della vita economico-sociale dei due paesi. L'accordo tra il Piccolo Teatro e il Teatro Nazionale di Grecia è stato raggiunto nel 2011 e oggi è più che mai attuale.
Il viaggio del moderno Ulisse non è soltanto un racconto che sa di mito e di classicità, ma, nello stesso tempo, vuole essere una metafora della ricerca di una nuova partenza, verso Itaca, dietro la quale si nasconde quell'Europa, simbolo di felicità e di giustizia, apparentemente irraggiungibili.
Il viaggio è irto di ostacoli e sul cammino dei nuovi "Odisseo" si innalzano mostri come Polifemo, simbolo di avidità e ottusità.
Ma la durezza del racconto potrebbe - tutto il pubblico se lo augura - trasformarsi in fiaba. Un debutto imperdibile.
Sara Cerrato
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