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Venerdì 05 Aprile 2013
Quarant'anni di musica
Il viaggio di Luzzatto Fegiz
Uno spettacolo insolito con protagonista il più famoso critico musicale nazionale: Mario Luzzatto Fegiz. Si intitola "Io odio i talent show. Adesso canto io" e arriva al teatro Nuovo di Milano stasera (venerdì 5 aprile) alle 20.45 (biglietti a 29 e 39 euro, infoline 02-79.40.26)
Prodotto da Claudio Trotta per Barley Arts e scritto dallo stesso Fegiz, con Giulio Nannini e Maurizio Colombi che ne cura pure la regia, è un one man show sulla musica come nessuno ha mai osato - o potuto - portare in scena prima d'ora. Fegiz non veste più i panni del critico ma quelli dell'attore, del comico, dell'intrattenitore e lo fa con una verve che saprà sorprendere.
«È la mia prima esperienza e devo ammettere che è stata dura, in teatro ho capito che niente è gratis, è come un parto, bisogna faticare», racconta Fegiz.
Il titolo la dice lunga sullo psicodramma che porterà in scena e che lui stesso spiega così:«Un critico musicale, un tempo temuto e rispettato, si trova a doversi confrontare con una nuova realtà: quella dei social network, dei talent show, dei televoti, degli Sms, tutti improbabili giudici dal retroterra culturale esile. Abituato dagli anni Settanta a fare il bello e il cattivo tempo, oggi il tapino viene esautorato da una contestazione che agisce in tempo reale, con i fan degli artisti pronti a coglierlo in fallo fra lazzi e insulti».
È semplice: Fegiz odia i talent show perché hanno posto fine alla dittatura della (sua) critica.
Così, in un crescendo tragicomico, racconta con sorprendente umorismo e istrionico carisma episodi sconosciuti, leggende, fatti e svariati misfatti vissuti in prima persona, insieme ai grandi protagonisti degli ultimi quarant'anni di musica in Italia.
In circa un'ora e mezzo, ricca di emozioni e colpi di scena, Mario Luzzatto Fegiz, accompagnato sul palco dai musicisti Roberto Santoro (voce, chitarra ed effetti) e Vladimir Denissenkov (fisarmonica russa), in una sorta di delirio-vendetta-sfogo percorre un folle viaggio fra canzoni celebri (interpretate da Santoro) e decine di aneddoti. Storie che riguardano tanto le leggende come Tenco, De Andrè, Dalla, Michael Jackson o Elton John, quanto gli artisti più popolari degli ultimi decenni come Vasco, Pausini, Madonna e Ramazzotti, fino agli odierni idoli da talent come Alessandra Amoroso, Arisa, Giusy Ferreri e Marco Carta.
Non mancheranno le loro canzoni e Sanremo con i vari retroscena. E dall'autunno scorso, con il tour, "Io odio i talent show" è diventato anche un libro.
Ylenia Spinelli
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