Adesso i writer
pagano il conto

Uno dei due ragazzi sorpresi a Como a imbrattare i muri è stato condannato

COMO Era un venerdì mattina, il 19 ottobre del 2007, quando un gruppetto di ragazzi (tre minorenni) era stato pizzicato da alcuni cittadini a scrivere con dei pennarelli viola sulla fontana di piazza Gobetti. Un agente della polizia locale si trovava nella vicina piazza Cavour e in pochi minuti aveva raggiunto i ragazzi. I due maggiorenni avevano subito ammesso di essere stati loro a scrivere sul marmo. Immediata la denuncia.
Il caso è tornato ieri a Palazzo Cernezzi sottoforma di sentenza di condanna per uno dei due ed è stato analizzato dalla giunta. E il segnale è chiaro: chi scrive sui muri inizia a pagare il conto.
Per il ragazzo, residente nella Bassa comasca, il tribunale penale di Como ha emesso una sentenza di condanna a 20 giorni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali (stabilite in via equitativa in 800 euro).
Non solo. Il giudice lo ha condannato anche al risarcimento danni, sempre in via equitativa, di 2mila euro. Complessivamente, per ripulire la fontana dalle scritte, il Comune aveva speso 4200 euro oltre Iva, ma evidentemente c'erano altri imbrattamenti non riconducibili esclusivamente al ragazzo che ha rimediato la condanna.

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