Homepage
Mercoledì 10 Aprile 2013
Così i Baustelle ripassano
al teatro degli Arcimboldi
Il tour dei Baustelle relativo all'ultimo album "Fantasma" viaggia a gonfie vele con tappe da tutto esaurito su e giù per la Penisola, ma questa sera (mercoledì 10 aprile), al Teatro degli Arcimboldi (biglietti ancora disponibili da 25 a 33 euro), si ripresenta un'occasione da non perdere per i fan del gruppo toscano
Nel febbraio scorso l'anteprima della tournée, partita proprio dalla sala milanese, aveva offerto una versione dello spettacolo limitata alle prime quattro date di Milano, Roma, Firenze e Bari, nobilitata dalla presenza di una intera orchestra di 40 elementi, a riprodurre integralmente le suggestive atmosfere del disco.
Oggi, anche per festeggiare il successo dell'album e del giro di concerti, i Baustelle si avvarranno nuovamente della Ensemble Simphony Orchestra di Massa Carrara, diretta dal maestro Enrico Gabrielli, proprio come nella serata di debutto di fine febbraio, alla quale in molti avevano dovuto rinunciare, con il teatro esaurito in ogni ordine di posti in tempo record.
<+tondo>Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini sono pronti a riproporsi in una chiave intimista e inedita, bilanciando i loro misurati, forse pure troppo, interventi sonori e vocali attraverso l'atmosfera al tempo stesso rarefatta e imperiosa offerta dall'orchestra e dai suoi arrangiamenti.
La prima parte dello show sarà esclusivamente dedicata alle canzoni di "Fantasma", con giochi di luce che ne esaltano il flusso quasi gotico e le voci, soprattutto quella baritonale di Bianconi, impegnate a intessere nuovi equilibri, tra sussurri e rumori di fondo, in un concerto concept, come l'album dal quale trae la linfa per esistere.
In un secondo momento ci sarà spazio per ammirare le caratteristiche che hanno fatto emergere l'arte di questi ragazzi di Montepulciano, poesia cresciuta nella provincia rurale senese fino ad essere riconosciuta come canzone d'autore di peso, tra rimandi ai classici e fughe cinematiche, umori british ed estetica romantico-decadente.
Ecco, quindi, le versioni reinventate per orchestra di punti fermi del repertorio dei Baustelle come "La guerra è finita", "Un romantico a Milano", oppure "L'aeroplano", che mette in evidenza le soavi qualità di Rachele, talvolta troppo relegata nell'ombra di Bianconi.
Nel concerto precedente agli Arcimboldi avevano brillato "Il Corvo Joe", accompagnata dai cori del pubblico che faticava a contenersi nella austera messa in scena teatrale, e "Alfredo", la toccante poesia sulla tragica vicenda di Alfredino Rampi. Meno entusiasmante la resa di "Charlie fa surf", attesa l'integrazione in scaletta di qualche brano da "I Mistici dell'Occidente".
Fabio Borghetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA