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Sabato 13 Aprile 2013
«Noi contro la crisi
Loro scioperano»
Imprenditori, pendolari e Codacons criticano lo stop a treni con il Salone del mobile in corso. Maroni, pendolari: «Era meglio spostarlo, la fiera riempie i vagoni di clienti svizzeri e tedeschi»
Benché l'agitazione, sia stata scarsa, e abbia circolato regolarmente la maggior parte dei treni regionali, chi aveva sentito delle possibili ripercussioni sul trasporto è stato frenato nel proseguire il viaggio verso Milano.
Allo sciopero di Trenitalia, ma non legati ad esso, si sono poi aggiunti ieri disagi in mattinata, sul ramo ex Ferrovie Nord. Per un guasto al locomotore che stava facendo manutenzione tra Caslino e Cadorago, sono stati soppressi i treni previsti da Como alle 6,36 e 7,36. E altri 5 convogli, tra le 6 e le 8, hanno accumulato ritardi fino a mezz'ora.In fiera a Milano l'affluenza è stata enorme, ma gli imprenditori non hanno mancato di levare le loro proteste, soprattutto dopo che Salvatore Monteduro della Uil ha affermato che lo sciopero, in concomitanza del Salone, avrebbe avuto più eco. Maurizio Riva, autore dell'appello antisciopero dei giorni scorsi ha infatti detto: «Non è giusto uno sciopero con un evento come il Salone, le aziende hanno investito moltissimi soldi e questo rischia di ripercuotersi su di noi», dello stesso parere Giovanni Anzani, viceresidente Federlegno: «Si parla di fare sistema, ma prima gli albergatori alzano i prezzi, poi i treni scioperano... con tutto quelle che stiamo investendo come aziende» e Alessandro Besana, responsabile industrializzazione di Confindustria: «I visitatori al Salone sono arrivati, peggio sarebbe stato uno stop della metropolitana, ma non è un bel biglietto da visita».
Mauro Antonelli del Codacons rincara la dose dicendo che «la legge del 1990 dice che gli scioperi non devo danneggiare i consumatori, ma favorire i diritti dei lavoratori
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