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Lunedì 15 Aprile 2013
Lega, accuse anche a Como
Il segretario contro Valli
L'ex senatore, bossiano, aveva paragonato Maroni a Stalin per le epurazioni nel partito. La replica di Tolettini: poteva stare zitto
Ieri la replica di Tolettini: «Le affermazioni dell'ex senatore Armando Valli costituiscono recriminazioni inaccettabili oltre che censurabili nel merito. La Lega Nord sta superando un momento delicato della propria storia e la vittoria in Lombardia rappresenta la conferma che la strada imboccata è quella giusta. Questo grazie soprattutto al segretario federale Roberto Maroni, che ci ha messo la faccia e lo ha fatto per tutti noi, per la nostra militanza e per la nostra terra. Personalmente sono dell'opinione che l'uso eccessivo dei provvedimenti disciplinari non sia la soluzione ai problemi, ma ancor meno utili sono dichiarazioni avventate e fuori luogo rilasciate ai giornali. Insomma, la strada è segnata e il Mandell avrebbe fatto meglio a stare zitto».
Mandell aveva detto, tra l'altro: «Non si risolvono i problemi con le epurazioni come Stalin. Se non si ha il coraggio di affrontare le situazioni interne al movimento, questo è un segno di debolezza. Le candidature alle elezioni nazionali sono state gestite con l'incudine e il martello: bossiani sull'incudine, una martellata e via. Perché la Lega di Maroni non è fatta dai fratelli padani, ma sembra nata apposta per uccidere la storia, la cultura, la tradizione del popolo del nord. Ma qui la gente queste cose le ha ben capite. E presto darò vita a un movimento territoriale di autonomia e libertà».
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