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Mercoledì 17 Aprile 2013
Moltrasio, ritorno all'anteguerra
Crolla il numero dei residenti
Secondo il piano territoriale di coordinamento provinciale, il paese, nell'ambito della riva occidentale del lago tra Como e Argegno, è quello maggiormente colpito negli ultimi 50 anni dalla flessione di abitanti. Si stanno toccando valori pari a quelli degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale
Secondo il piano territoriale di coordinamento provinciale, al quale ha fatto riferimento il Pgt approvato definitivamente dal consiglio comunale, il paese, nell'ambito della riva occidentale del lago tra Como e Argegno, è quello maggiormente colpito negli ultimi 50 anni dalla flessione di abitanti, tant'è vero che si stanno toccando valori pari a quelli degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale.
L'ultimo dato, recepito nel Pgt fa infatti riferimento a 1610 abitanti contro 2039 del 1951, 2202 del 1961, 2103 del 1971 e anche i 1710 del 31 dicembre 2010.
La chiave di lettura del fenomeno potrebbe essere ricercata nel fatto che a differenza di quanto avvenuto in altri luoghi, Moltrasio ha rispettato al massimo le caratteristiche del paesaggio, tant'è vero che l'intero territorio, visto dal lago, non presenta palazzoni e lo sviluppo territoriale è avvenuto in maniera armonica.
Secondo l'assessore all'urbanistica Antonio Durini, che ha parlato a lungo del fenomeno in consiglio comunale, la diminuzione sarebbe «in gran parte riconducibile all'abbandono o al non utilizzo di unità immobiliari vetuste non servite da strade carrabili con costi di ristrutturazione e trasporto materiali molto elevati e la carenza di posti auto nelle vicinanze».
Si sta cercando di compensare la situazione con la realizzazione di 20 unità immobiliari, 18 delle quali già assegnate, nell'ambito di un intervento di edilizia convenzionata con previsione di nuovi alloggi, classificati in categoria energetica A, con uno o più posti auto pertinenziali a un costo accessibile alle famiglie, contenuto in 1963 euro al metro quadrato. Un'operazione analoga era stata attuata ai tempi dell'amministrazione presieduta da Salvatore Ena con la costruzione di 17 unità immobiliari e conseguente incremento di 53 abitanti.
«Il fatto che le nuove costruzioni siano state quasi tutte assegnatesulla base dei disegni, prima ancora dell'avvio dei lavori - ha aggiunto l'assessore -sta a significare che nonostante la recessione ci sono ancora persone disposte ad affrontare sacrifici pur di rimanere nel proprio paese con una casa di proprietà, ma a condizione che la stessa sia servita da strada con adeguati posti auto e con una classe energetica di qualità. Tra circa un anno con il rinnovo del consiglio, si pone la necessità di incentivare il recupero del patrimonio edilizio non utilizzato, specialmente nei centri storici, sulla base delle agevolazioni previste dal Pgt».
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