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Domenica 21 Aprile 2013
Fresu e la Brass Bang!
Jazz colto che diverte
Successo sabato sera al teatro Sociale del quartetto guidato da Paolo Fresu che ha come protagonisti gli ottoni
Tutt'altro che scontato il successo che la Brass Bang! guidata da Paolo Fresu ha riscosso sabato sera davanti a una platea del teatro Sociale quasi completa. Non perché la proposta musicale del quartetto non fosse allettante: piuttosto, perché storicamente Como premia raramente le proposte jazzistiche d'avanguardia. E quella della Brass Bang!, colta quanto accattivante, lo era.
Non aveva certo bisogno di presentazioni il cinquantaduenne trombaettista e flicornista di Berchidda, affiancato in questa formazione dal barese Gianluca Petrella al trombone e dagli statunitensi Steven Berstein - simpaticissime le sue gags da turista che legge frasi italiane da un dizionarietto - a tromba e tromba a coulisse e Marcus Rojas alla tuba. Come dire, tutte le variazioni possibili sul tema della tromba.
I quattro hanno cominciato la serata arrivando alle spalle del pubblico per poi, suonando, portarsi sul palco dove le loro scelte sono state tutte all'insegna dell'improvvisazone con un pizzico di divertita follia.
Dalle Note di Haendel per i fuochi d'artifico a Lester Bowie, da Duke Ellington alle "Dissonanze cognitive" di Fresu - l'unico riferimento politico della serata alla rielezione del Presidente della Repubblica Napolitano - per passare a una splendida "Moon River" - strepitosi Fresu e Petrella - alla quasi religiosa "Fuga" del jazzista sardo per poi sconfinare in un'improvvisa "Bemsha Swing" di Thelonious Monk e nell'omaggio ("Guarda che luna") a Fred Buscaglione. E, come erano entrati, i quattro lasciano il palco suonando e camminando tra scrosci di applausi. Inevitabili i due bis, un profondo tradizionale sardo e un nuovo riferimento a Ellington.
Esemplari i polmoni di Marcus Rojas, autentico contrabbasso "a fiato" decisivo per il buon esito del concerto. Versatile il trombone di Petrella, spesso impegnato in raccordi per niente scontati. Divertita in tutti i sensi l'esibizione di Berstein che, pur non disdegnando momenti free, ha lasciato volentieri a Fresu la solennità dei temi principali. E il ragazzo di Berchidda non ha certo deluso.
«Stiamo per entrare in studio per mettere su cd questa esperienza della Brass Bang!: ormai i tempi erano maturi» ha annunciato Fresu dopo il concerto.
Andrea Cavalcanti
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