Redditi, barare sulle spese
diventa un reato grave

L'agenzia delle Entrate applica una nuova interpretazione della Cassazione: detrarre spese mediche o schede carburante più del dovuto è "dichiarazione fraudolenta"

m.butti

Detrarre dalla dichiarazione dei redditi, o dalla dichiarazione Iva, spese mediche, schede carburante o certificazioni per interessi, o fatture con importi superiori al reale, (quindi utilizzando documenti falsi) significa commettere il reato di "dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di falsi documenti", punito con la reclusione da sei mesi a sei anni. Lo scrive oggi il Sole24Ore. L'Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare in cui invita le direzioni regionali e provinciali ad applicare l'ultima interpretazione della Cassazione.

Fino ad oggi il reato penale si applicava solamente al superamento della soglia di 30mila euro, ora non più, per cui oltre alle sanzioni fiscali - quelle sempre applicate - si rischia anche la reclusione.

Per documento falso si intende una fattura emessa per un'operazione inesistente, una fattura emessa a persona diversa dal dichiarante o una fattura emessa per un importo superiore al reale.

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Sabato 27 Aprile 2013

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