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Sabato 04 Maggio 2013
Ospedale di Cantù
Indagini dopo il crollo
Si indaga sulle cause che hanno provocato giovedì mattina il crollo di una parte di soffitto, nell'area dei prericoveri.
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Con cura, anche nelle altre sale vicine, gli operai incaricati dall'azienda ospedaliera Sant'Anna di Como, di cui fa parte il Sant'Antonio Abate di via Domea, stanno smontando i controsoffitti per capire, al di sopra, in che stato siano le murature.
Intanto, mentre la situazione resta sotto controllo, i pazienti vengono semplicemente indirizzati in altri spazi, sempre all'interno dell'ospedale cittadino.
Dall'ufficio stampa del Sant'Anna si apprende che la ditta è già intervenuta per togliere anche quel che è rimasto del crollo, già messo in un contenitore di metallo, ora spostato. Sott'occhio, i controsoffitti e i soffitti delle tre stanze limitrofe dedicate sempre al prericovero, nella zona in fondo al corridoio centrale dell'edificio R, piano terra, ala storica. Intonaco e controsoffittature, identiche a quelle della sala dove è avvenuto il fatto, sembrano non avere particolari problemi.
Ma si vuole procedere con la massima cautela. E' possibile immaginare che saranno necessari una decina di giorni, per i lavori di controllo.
Per i pazienti, a detta dell'ospedale, cambia poco. L'attività di prericovero è programmata: prelievo, visita, elettrocardiogramma. I pazienti vengono smistati all'interno del presidio di Cantù, in altre aree.
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Crolla un soffitto all'ospedale di Cantù