Zona franca di burocrazia
per fermare la fuga di aziende

La chiede il tavolo di competitività, preoccupato per la "concorrenza" della Svizzera

CERNOBBIO Una zona franca per la burocrazia, per combattere la fuga di aziende in Svizzera. Si è riunito questa mattina a Villa Erba il Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Como, alla presenza del prefetto Michele Tortora.

Come previsto, il governatore Roberto Maroni non è potuto arrivare a causa dell'impegno sull'Expo con il premier Letta.

Il Tavolo ha concentrato la propria riflessione sugli interventi più urgenti necessari a garantire adeguato sostegno al sistema delle imprese e, di conseguenza, all'occupazione e ai redditi di famiglie e cittadini.  In un contesto come quello attuale, caratterizzato dalla scarsità di risorse e da stringenti vincoli posti ai bilanci pubblici - si ribadisce - una priorità riguarda l'effettivo e rapido alleggerimento del peso della burocrazia sul sistema delle imprese, tanto più insopportabile in una provincia di confine come la nostra chiamata a confrontarsi quotidianamente con le politiche di attrazione degli investimenti messe in atto dalla Svizzera.

Ecco perché si è chiesto ai parlamentari e ai consiglieri comaschi di adoperarsi nelle sedi e ai livelli di competenza per promuovere l'istituzione di una zona a burocrazia zero nell'intera fascia confinaria italo – elvetica, al fine di favorire la competitività delle aziende presenti e stimolare l'attrazione di nuovi insediamenti produttivi. Sollecitando Camera di commercio e Provincia a verificare analogo interesse da parte di Varese e Sondrio.

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