Villa d'Este, Usa in testa
Ma avanza l'Australia

In occasione del bilancio per le presenze spiccano i nuovi mercati che si stanno consolidando. Ma l'America è ancora leader

CERNOBBIO Il 2012 è stato ancora roso dalla crisi. Ma Villa d'Este conferma di guardare al futuro con occhi positivi.

Nel bilancio approvato un lieve calo dei ricavi e delle presenze, ma da ripartire in modo diverso per le strutture della società Villa d'Este. Se infatti la diminuzione di arrivi più forte si è avvertita per Villa La Massa in Toscana (meno 9,5%), l'hotel Villa d'Este nel 2012 l'ha subìto in modo più lieve (meno 4,5%). E si sono registrati dei più nelle altre due strutture. L'hotel Barchetta da una parte, ha avuto un periodo di apertura ridotta, a causa di interventi di ristrutturazione (tre mesi e mezzo), eppure ha registrato una crescita dell'occupazione media.

Con un ricavo medio per camera disponibile cresciuto del 9,5%. Positivi anche i dati del Palace hotel nonostante il calo del segmento congressuale: un aumento dell'1,5% scaturito anche «da una politica tariffaria più moderata».

L'utile netto è di 6 milioni e mezzo. Numeri che nascono - si spiega - da una economia globale rimasta debole lo scorso anno. La crisi dell'eurozona da una parte e le elezioni americane unite al timore per il fiscal cliff hanno avuto impatto sulla seconda parte della stagione. Al contrario, si sono consolidati nuovi mercati: come Russia, Australia e Sud Est asiatico.

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