Writer, la guerra non basta
«Agli artisti diamo spazio»

Il presidente dell'Accademia Galli propone di riservare spazi ai giovani che hanno voglia di creare e di punire chi invece imbratta e rovina

COMO - I writer, i creativi, non i vandali possono essere una risorsa per la città. E' il parere del presidente dell'Accademia Galli-Ied Salvatore Amura, che si inserisce nel dibattito relativo a chi da settimane imbratta la città con le scritte, dopo che la Polizia ha fermato un altro ragazzo, il quarto, di 16 anni intento a sporcare i muri vicino alla biblioteca comunale. "I vandali non hanno cura del bene pubblico e privato nè della cultura e dell'arte, ma se dichiariamo solo guerra non portiamo a casa molto perché chi imbratta usa la notorietà come sigillo di visibilità. A chi invece vuole esprimersi diamo spazi per farlo". Su La Provincia in edicola l'11 maggio un articolo sull'argomento.

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