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Giovedì 16 Maggio 2013
Collaborare con la Svizzera
Al lavoro la Commissione
Prime decisioni del gruppo speciale formato in Regione. Temi caldi su cui muoversi infrastrutture, occupazione, frontalieri, turismo ed Expo
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«Nella scorsa legislatura sono stati avviati rapporti di collaborazione e scambio - ha detto la Presidente Francesca Brianza (Lega Nord) - che meritano di proseguire alla luce anche delle problematiche aperte e relative alle infrastrutture, al lavoro, ai frontalieri, al turismo ed Expo».
«La Svizzera è il più grande datore di lavoro della Lombardia. È importante per i nostri lavoratori e per le istituzioni del territorio (i piccoli Comuni in primis che beneficiano dei ristorni dei frontalieri, ndr) avere solidi rapporti con la vicina Confederazione» dichiara Francesco Dotti (Fratelli d'Italia), vicepresidente della speciale Commissione
La consigliera della Lista Maroni e membro dell'Ufficio di Presidenza Daniela Maroni ha sollevato anche la situazione particolare dei Comuni vicini al confine che sono tornati a soffrire il problema della benzina. «Tra le priorità della Giunta e del Consiglio deve anche essere messa la questione della carta sconto benzina e bisogna introdurre una maggiore flessibilità per le aree a ridosso del confine come le Province di Como, Varese e Sondrio».
La Presidente della Commissione ha poi anticipato che nel giro delle prossime settimane saranno invitati in Commissione i Sindaci dei Comuni frontalieri e successivamente i Presidenti del Gran Consiglio grigionese e della Repubblica e canton Ticino. «È mia intenzione - ha spiegato Francesca Brianza - scrivere anche al ministero degli Esteri per informare sull'istituzione della Commissione speciale e della nostra volontà di avviare un tavolo di confronto conoscitivo e di approfondimento con la Confederazione elvetica«.
Per il comasco Luca Gaffuri (PD) c'è poi un altra questione aperta: quella dell'indennità di disoccupazione dei lavoratori frontalieri. «Da una parte con il Trattato sulla libera circolazione il Canton Ticino non ristorna più il contributo per ammortizzatori sociali allo speciale fondo Inps; dall'altro l'Inps ha deciso di lasciare intatte le risorse accantonate e dare ai disoccupati italiani che lavorano in Svizzera la stessa prevista per i lavoratori italiano che però guadagnano cifre inferiori di un terzo».
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