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Martedì 21 Maggio 2013
Ticosa, nuovi progetti
per il recupero
Entro una decina di giorni la società Multi ne presenterà uno e altri gruppi si stanno facendo avanti per intervenire nella storica enorme area dismessa
In Comune si sono tenuti diversi incontri nelle ultime settimane, con i tecnici della multinazionale. Ed è emersa la volontà di Multi di presentare una proposta, mettendo da parte il contenzioso aperto da anni con l'amministrazione cittadina e non ancora arrivato a una conclusione. Inoltre, hanno preso contatti con il sindaco Mario Lucini altri due importanti gruppi, interessati a un'eventuale operazione sull'enorme area dell'ex tintostamperia. L'interesse per l'ex Ticosa, insomma, è improvvisamente aumentato e da Palazzo Cernezzi trapela un cauto ottimismo. Il piano di Multi verrà valutato a breve (come detto, arriverà tra qualche giorno) ma le alternative, in caso di fumata nera, potrebbero non mancare.
«Messi da parte i problemi legali, visto che servirà tempo per risolverli, ci siamo seduti al tavolo con i progettisti, senza avvocati - aveva spiegato già nelle scorse settimane l'assessore all'Urbanistica Lorenzo Spallino<-. Ora aspettiamo la loro proposta». A un primo incontro con Multi (l'azienda vincitrice della gara per l'acquisto dell'area) aveva partecipato lo stesso Spallino. «Abbiamo chiarito qual è il nuovo scenario - era stata la sua dichiarazione - e quali sono le nostre idee per il futuro di quell'area. Loro si sono detti intenzionati a presentarci un progetto, a quel punto lo valuteremo».
I paletti fissati dal Comune sono chiari: «Non potranno certo esserci i volumi previsti dal primo progetto, vanno ridimensionati. Inoltre, abbiamo bisogno di servizi per l'università, anche residenze, visto che c'è un polo universitario a Sant'Abbondio e i lavori alla "manicalunga" (l'edificio attiguo alla basilica, ndr) stanno ormai per concludersi. Infine, noi come amministrazione non potremo certo ottenere i 30 milioni in opere pubbliche e viabilità stabiliti in precedenza, visto che chiediamo di limitare le nuove edificazioni».
Intanto, serviranno ancora quattro o cinque mesi per la conclusione dei lavori di bonifica.
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