Immobilismo a Como
Accusa che divide

Commercianti, artigiani e costruttori ribadiscono il no alla maxi ztl e rigettano le accuse del sindaco. Industriali e piccole imprese danno invece ragione a Lucini: «E' vero in questa città è sempre così»

COMO Le associazioni di categoria si dividono anche sulle accuse di immobilismo lanciate dal sindaco Mario Lucini, dopo essersi ritrovato sulla scrivania un documento firmato da Ance, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Cdo nel quale, in estrema sintesi, chiedono di sospendere l'ampliamento della zona a traffico limitato.
«Di fronte a un documento del genere -erano state le parole di Lucini - mi viene da pensare che l'immobilismo di Como, più volte denunciato negli ultimi anni, non è dovuto solo a carenze di chi guida l'amministrazione...».
«Non mi meraviglia che lui non abbia preso con gioia quel documento - dice il presidente di Confcommercio Giansilvio Primavesi - ma gli avevamo già detto che c'erano perplessità. Le proposte non sono in quel documento, ma saranno presentate. A nostro avviso c'è già troppo caos e si poteva partire non completamente».
Il numero uno della Cna Enrico Benati respinge la parola «immobilismo» e dice che «l'iniziativa andava gestita con partecipazione e su alcuni aspetti si sarebbe potuto agire meglio». Industriali e piccole imprese danno invece ragione a Lucini: «E' vero in questa città è sempre così».

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