Società e Costume
Lunedì 10 Gennaio 2011
500 mila euro alla settimana
Wikileaks paga cara la sua sfida
Assange conferma che la battaglia contro i segreti sulle questioni internazionali ha un riflesso pesante anche dal punto di vista finanziario per l'organizzazione che trova una garanzia di libertà proprio anche nella sua indipendenza economica. Assange poi non nega di pensare alla Svizzera come posibile Paese dove chiedere asilo
Dall'inizio della diffusione di documenti diplomatici riservati, Wikileaks sta affrontando gravi difficoltà finanziarie, perdendo oltre 480.000 euro alla settimana: lo ha riferito il fondatore del sito, Julian Assange, in un'intervista ai quotidiani svizzeri Tribune e 24 heures.
Interpellato sulle eventuali conseguenze delle molteplici pressioni subite per la sua attività, Assange le ha escluse "da un punto di vista personale". "Direi che le pressioni rafforzano la mia determinazione", ha aggiunto. "Ma da un punto di vista finanziario, è diverso. Perdiamo oltre 600.000 franchi (480.438 euro, ndr) alla settimana dall'inizio della diffusione dei cablo diplomatici. Per continuare le nostre attività, occorrerà in un modo o nell'altro recuperare questo denaro", ha commentato.
L'hacker australiano, che beneficia attualmente del regime di libertà condizionata nel Regno Unito, attende il processo sulla sua possibile estradizione in Svezia, dov'è ricercato per "abusi sessuali".
A dicembre, Assange aveva ammesso di avere intenzione di scrivere un libro proprio per far fronte alle difficoltà finanziarie di Wikileaks. "Non vorrei scriverlo, ma devo", aveva detto.
Il fondatore del sito ha smentito, infine, di avere chiesto asilo in Svizzera. Stiamo ancora riflettendo su quale possa essere il paese più sicuro per me e il mio team. La Svizzera resta una possibilità", ha sottolineato.
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