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Martedì 10 Febbraio 2009
«Sono indignato dai politici in rissa»
Il senatore Dell’Utri: è assurdo continuare a litigare con tutto quello che c’è da fare a Como
È un Marcello Dell’Utri dalla voce tagliente, quello seduto nella sala del camino della sua casa di Torno, tra le stampe ottocentesche del lago di Como e i nipotini che giocano in corridoio.
Guarda il lago, punta il dito contro le ripetute risse che in questi ultimi mesi stanno caratterizzando la vita politica comasca e scrolla la testa.
- Senatore, ma che cosa c’è dietro questo ostinato voler litigare su tutto?
Mi avvalgo della facoltà di non parlare. Sì, mi avvolgo proprio della facoltà di non parlare.
- Ma voci ricorrenti dicono che sia proprio lei il manovratore occulto della politica comasca.
Ah si? Mi viene proprio da ridere. Se questo è quello che si dice, non posso fare altro che sorridere divertito.
- Non penserà che sia solo una leggenda metropolitana!
Ma sì, se ne continuano a raccontare un sacco sul mio conto, ma ormai ci ho fatto il callo e non ci bado più.
- Ma lei è, da sempre, uno che le mani in politica ce le mette, eccome!
Non diciamo fesserie! Se io governassi la politica di Como, di sicuro non succederebbero tutte le cose che stanno accadendo di questi tempi e che sono sotto gli occhi di tutti.
- Eppure, si dice davvero che lei se ne occupi... e parecchio
Diciamo piuttosto che «Me ne occupano».
- Me ne occupano?
Ma sì, nel senso che a volte qualcuno viene a trovarmi e mi racconta quel che succede in quel di Como. Mi sembra normale, abito qui, sono un cittadino residente e votante.
- E lei, da cittadino residente e votante, che dice?
Io ascolto e poi, ovviamente, i consigli non si negano a nessuno. Se qualcuno mi chiede un parere io lo esprimo, ma da questo a pensare che io comandi o governi la politica comasca… ce ne corre eccome.
- Le avranno raccontato che di questi tempi la politica è in subbuglio!
Ho molti amici di Como che vengono da me e mi dicono di questo continuo litigare. Sono sconcertati, davvero sconcertati, almeno quanto lo sono io. E tutti si domandano perché.
- Ma non le sembra strano che in questo "Mugello" dello centro destra non si faccia alto che scannarsi ?
Lo so, è devastante. In questo territorio il centrodestra ha stravinto, ha avuto la fiducia della gente, ha tutti i numeri per governare, per fare, per realizzare progetti importanti e invece…
- Secondo lei ce l’hanno un’idea di che cosa fare?
La cosa assurda è che ci sono aperti dei progetti importantissimi, che potrebbero cambiare la vita della città, della provincia e invece si sta a perdere tempo in mille litigi e contrapposizioni senza senso.
- Progetti? Del tipo?
Como sta vivendo una stagione meravigliosa. Ha davanti dei progetti importanti, come l’area della Ticosa, il nuovo ospedale Sant’Anna. Ci rendiamo conto che sono progetti che cambiano la città? Con queste sfide aperte non ci si può permettere di buttare via il tempo, ci si fa solo del male.
- Il sindaco Bruni è proprio uno di quelli messi piuttosto male.
Ma Bruni mi sembra bravo, un amministratore preparato, ma forse si lascia prendere troppo da queste diatribe, da questi ripetuti litigi.
- Un brutto spettacolo!
Lungi da me il governare la politica comasca, che non è il mio ruolo, ma stiamo assistendo davvero ad un brutto spettacolo. E soprattutto stiamo perdendo tempo in futilità.
- Beh, meno male che non si è avvalso, davvero, della facoltà di non parlare.
Ma sì, io non voglio entrare nella politica di Como, ma sono indignato nel vedere certe cose.
- Senatore, ma, già che c’è, perchè non si avvale della facoltà di intervenire?
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