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Martedì 10 Febbraio 2009
Tramonta l’era dei Bingo
Chiude anche l’ultima sala
Fatali la legge antifumo e la concorrenza dei videopoker da bar
I bingo a Como non hanno mai veramente ingranato. Il 3 gennaio del 2002 aprì il Bingo Mascara, in via Sant’Abbondio. Nelle prime settimane riscosse una grandissimo successo. Centinaia di persone riempivano la sala a tutte le ore e le cartelle vendute erano migliaia ogni giorno. Ma già dopo i primi cinque mesi nel tirare le somme i bingo dovettero fare i conti con l’amara realtà. Il business non decollava. L’inflessione del giro d’affari a Como era pari al 10-15 per cento di perdite ogni mese. Eppure un’altra sala, il Bingo Oplà, decise di aprire il 27 settembre dello stesso anno in via Ciceri, facendo concorrenza al Mascara con il suo ampio spazio ricavato nella ex palestra Alice.
Ma nel 2005 arrivò un duro colpo che contribuì a mettere in difficoltà questi luoghi di gioco. Il divieto di fumare nei luoghi pubblici. Un divieto insopportabile per tutti quegli accaniti giocatori che in preda all’adrenalina del gioco d’azzardo non potevano fare a meno di scaricare la tensione fumando interi pacchetti di sigarette. L’Oplà provo ad adeguarsi, facendo costruire uno spazio per fumatori all’interno dell’ampio loft. Si trattava di una specie di recinto vetrato che dava ancora di più l’idea di emarginazione, per non dire segregazione, dei giocatori con il vizio del fumo. Già nelle ultime settimane di apertura l’Oplà poteva contare su pochi clienti, molti dei quali abituali. Dei suoi 700 posti disponibili ne venivano occupati solo pochissime decine. Alla fine anche lui, come il Bingo Mascara qualche anno prima, si è dovuto arrendere. La proprietà a dicembre, poco prima delle vacanze di Natale, ha ceduto l’attività alla Bingo Baldo Srl, che ha rilevato così la licenza e la convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle finanze per aprire una nuova sala nella capitale. «Nell’elenco delle convenzioni stipulate con il Ministero dell’Economia - hanno spiegato dal settore Commercio del Comune di Como - ad oggi non figura più la nostra città come sede dell’attività. La gara per l’apertura delle sale bingo è stata espletata nell’anno 2001. Pertanto, all’attualità, si può diventare operatore attivando il procedimento di trasferimento della titolarità di una concessione già in essere, cioè acquistando una sala bingo già attiva. La domanda di trasferimento deve essere inoltrata alla direzione generale dell’amministrazione dal titolare della concessione».
Difficilmente, visto come andavano gli affari, ci sarà qualcun altro disposto a investire in una sala bingo a Como.
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