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Mercoledì 11 Febbraio 2009
Un'altra grana per Bruni: la Lega rialza la voce
«Prima del voto in aula - interviene il commissario provinciale del Carroccio Tito Cattaneo - ci aspettiamo un chiarimento dal sindaco>
La direzione provinciale del partito di Bossi, già nel novembre del 2004, aveva ritirato i due assessori (il responsabile del patrimonio Emanuele Lionetti e quello dell’ambiente Diego Peverelli) e deciso di garantire agli alleati di centrodestra i voti in consiglio dei suoi quattro rappresentanti solo sui punti inseriti nel programma di governo stilato nel 2002. Per buona parte del primo mandato Bruni, quindi, la Lega era rimasta fuori dalla giunta. E, adesso, si ripropone la stessa possibilità.
Ad ogni modo delle difficoltà del Bruni bis (iniziato nel maggio del 2007) se ne parlerà durante il dibattito per la mozione di sfiducia protocollata ieri a Palazzo Cernezzi. Come prevede lo statuto del Comune (articolo 66) dovrà essere discussa non prima di 10 giorni e non oltre i 30: il dibattito ci sarà quindi tra il 20 febbraio e il 10 marzo. L’approvazione della sfiducia è, comunque, un’ipotesi remota. Il documento sarà votato «per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti» (21 voti). «Per appello nominale - hanno precisato ieri dall’amministrazione comunale - significa che si procede all’appello nominale per ordine alfabetico e che il voto ha luogo ad alta voce». Ecco perché difficilmente consiglieri di maggioranza voteranno per tornare alle urne.
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