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Mercoledì 11 Febbraio 2009
Le buche ci costeranno 300mila euro
È quanto il Comune dovrà stanziare per fare fronte all’emergenza. Decine le richieste danni
Per correre ai ripari e tamponare l’emergenza causata dalle numerose buche che stanno rendendo impraticabili le strade della città occorrerà stanziare un fondo straordinario di almeno 250-300mila euro. La cifra esatta sarà resa nota oggi, al termine della riunione di giunta in cui l’esecutivo dovrà approvare la richiesta dell’assessore alle Strade Fulvio Caradonna. L’assessore ieri ha anticipato che «il fondo straordinario dovrebbe essere di almeno 250-300mila euro, ma occorrono le ultime verifiche dell’ufficio strade e della ragioneria». Intanto che il Comune pensa a come riparare i manti stradali e a quanto investire, all’ufficio legale di Palazzo Cernezzi continuano ad arrivare valanghe di richieste di risarcimento danni. Quasi tutti cittadini che hanno rotto la vettura incappando in una buca. Ogni giorno una decina di persone, arrabbiatissime, si presenta allo sportello sinistri.
In questi ultimi tre giorni l’ufficio strade ha provveduto a mappare i punti più rovinati delle arterie cittadine per individuare le priorità su cui intervenire nei prossimi giorni. Insieme alle verifiche tecniche dell’ufficio strade la ragioneria di Palazzo Cernezzi ha provveduto a valutare le possibilità economiche per costituire il fondo necessario al nuovo, ennesimo, piano antibuche. L’assessore Caradonna nella mattinata di oggi finirà di acquisire tutti gli elementi per poi chiedere nella giunta di questo pomeriggio il via libera al fondo straordinario. «Bisogna definire ancora i dettagli - ha spiegato ieri Caradonna - ma si può ragionevolmente parlare di una spesa di 250-300mila euro. Non sarà sufficiente a rendere come nuove le strade, ma certo ci aiuterà ad arrivare fino alla primavera, quando partiranno gli interventi di asfaltatura vera e propria programmati». I maggiori danni causati dall’ultima ondata di maltempo sono stati stimati dal Comune in via Oltrecolle, via Canturina, via per San Fermo, via Varesina, via Bixio, via Regina, via Dante, via Briantea, via Manzoni e sul lungolago. Qui buche e crepe trasformano le strade in piste da rally.
Anche l’ufficio sinistri ha il suo bel da fare in questi giorni. In media una decina di persone si presentano per chiedere i danni causati dalle buche. In genere si tratta di ruote o semiassi rotti. Dal settore legale di Palazzo Cernezzi hanno spiegato che «questo rappresenta il periodo peggiore per quanto riguarda le richieste di risarcimento danni». Spesso, a volte, forse, per l’impossibilità di riscuotere subito il risarcimento, chi si presenta assume addirittura toni minacciosi nei confronti dell’impiegata addetta allo sportello sinistri. L’altro giorno un camionista si è presentato in maniche corte, con le braccia tatuate e un modo di fare davvero poco rassicurante. L’impiegata si è spaventata.
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