Torno dice no
ai libri di Dell'Utri

Il senatore bibliofilo: «Volevo mettere a disposizione del pubblico i seimila volumi lariani che ho collezionato nel corso della mia vita, ma ho incontrato il parere contrario del Comune»

f.angelini

TORNO «Volevo mettere a disposizione del pubblico i seimila volumi lariani che ho collezionato nel corso della mia vita, ma ho incontrato il parere contrario del Comune» È un Dell’Utri amareggiato quello che apre gli scatoloni e sfoglia i preziosi volumi che raccontano la storia del Lago di Como. «Sono edizioni storiche, originali - commenta - testi di letteratura, storia, documenti, stampe. Alcuni di questi libri sono addirittura introvabili e avrei voluto sistemarli tutti in una biblioteca da aprire al pubblico». Il no del Comune è arrivato perché l’ipotesi di una biblioteca aveva come presupposto l’ampliamento della casa dei custodi, lo stabile che sta nella parte alta del parco e che si apre sulla storica piazzetta di San Giovanni. «Sarebbe stato un ampliamento minimo - spiega Dell’Utrui - il necessario per poter sistemare, in modo adeguato, l’enorme quantità di volumi e renderli accessibili al pubblico. Il sindaco, allora, mi sembrava quasi convinto». Un sospiro, quasi uno sbuffo, chiudendo un volume con una raccolta di stampe del ’700. «Non so perché, ma poi si è arenato tutto. Pazienza, me li metterò in casa e me li guarderò con gli amici che mi verranno a trovare».

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Domenica 15 Febbraio 2009

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