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Domenica 15 Febbraio 2009
Allarme degli artigiani:
ci stanno schiacciando
Cantù aderisce alla campagna di sensibilizzazione: "La morte delle piccole imprese non fa rumore"
CANTU’ «Abbiamo entusiasmo. Voglia di ben figurare e di vincere le sfide. Ma c’è anche la piena consapevolezza che la situazione economica è grave e che l’ultimo trimestre del vecchio anno e il primo mese del 2009 presentano un bilancio da far tremare le vene ai polsi». Daniele Tagliabue, presidente canturino di Confartigianato non ha dubbi: bisogna fare qualcosa. «Si tratta - evidenzia - di rimboccarsi ulteriormente le maniche in bottega, di far bene il proprio mestiere trovando al tempo stesso idee sempre nuove e di sicuro richiamo, ma anche di chiarire all’opinione pubblica, alla gente di questa operosa Brianza, ma non solo, che piccolo un tempo era «bello», oggi è «pericoloso». Ed è per questo che la delegazione canturina di Confartigianato è in prima fila nell’aderire alla campagna di sensibilizzazione che parte oggi, ma che deve arrivare alla gente e a tutti i livelli istituzionali». «La morte delle piccole imprese non fa rumore... in Italia ogni giorno lavorano 1.500.000 imprese artigiane, 1.499.999, 1.499.998, 1.499.997, 1.499.996…». «La morte delle piccole imprese non fa rumore... e per l’Italia si ferma il motore». «La morte delle piccole imprese non fa rumore...Ogni giorno 1.500.000 artigiani alzano la saracinesca. Ogni giorno 3.500.000 loro dipendenti hanno fiducia che lo facciano». «Sono questi tre messaggi forti - sottolinea Daniele Tagliabue - che devono destare le coscienze e che noi lanceremo con tre successivi manifesti. Si tratta di capire che con il fuoco non si scherza. Le botteghe artigiane, le piccole imprese sono da sempre l’ossatura della nostra economia. Nonostante ciò cresce la consapevolezza che chi è piccolo viene lasciato al proprio destino».
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