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Martedì 17 Febbraio 2009
In lacrime per il vicino ucciso
Abitavano nella stessa casa
Il delitto di via Gorio: due famiglie distrutte dal dolore, martedì l’interrogatorio dell’omicida
I due connazionali, in Italia con un permesso regolare già da diversi anni, coabitavano sotto lo stesso tetto, nel medesimo appartamento di via Gorio. La lite si era scatenata improvvisamente quando, attorno alle 23, Darwin aveva chiesto a Eje di fare meno rumore perchéla sua bimba - sei mesi appena - non riusciva a prendere sonno nella camera accanto. Eje Rizanilo, che in quel momento stava cucinando, lo aveva prima accusato di avere danneggiato, ammaccandola, la sua pentola, poi gli si era scagliato contro. Davanti alle due mogli impotenti, i due uomini si erano presi a pugni finché non era apparsa la lama di quel coltello. Un colpo solo, ma letale. Erano state poi le donne a citofonare da un vicino di casa per chiedere aiuto mentre Darwin si spegneva lentamente. È morto pochi minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza, prima ancora di raggiungere l’ospedale e mentre il suo omicida si lasciava docilmente ammanettare dalla polizia.
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