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Venerdì 27 Febbraio 2009
Borgovico, picchiato e rapinato
Lo obbligano anche a sniffare cocaina. In manette due stranieri
Un tunisino di 35 anni è stato per quattro ore ostaggio di tre connazionali che lo hanno ridotto in condizioni pietose e, quando è riuscito a liberarsi dai suoi aguzzini, è fuggito in strada chiedendo disperatamente aiuto: mercoledì mattina alle 6,30, sanguinante, è stato soccorso da un passante in via Borgovico vecchia e poi trasportato in ambulanza all’ospedale Sant’Anna dove gli sono state prestate le cure del caso.
I carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Como si sono messi subito al lavoro e, nel corso della stessa mattinata, hanno fatto irruzione in un appartamento di un caseggiato in via Borgovico vecchia dove si trovavano alcuni cittadini tunisini: due sono riusciti a fuggire dalla finestra e uno invece è stato bloccato. Nell’appartamento è stato ritrovato il telefono cellulare della vittima e due coltelli con una lama lunga 22 centimetri. Da quanto è stato possibile ricostruire, secondo gli inquirenti l’uomo era uno dei tre che aveva sequestrato e picchiato per ore la vittima. Per questo motivo i carabinieri hanno arrestato Jalel Oureghi, 36 anni di Tunisi, con le pesantissime accuse di rapina (alla vittima, oltre al telefonino sono stati sottratti anche 50 euro), lesioni personali (il connazionale ha riportato ferite giudicate guaribili in 20 giorni), spaccio di sostanze stupefacenti (la vittima è stata costretta a sniffare sotto la minaccia dei coltelli) e sequestro di persona.
Il tunisino portato in caserma e poi trasferito al carcere Bassone dove oggi verrà sentito dal gip per l’interrogatorio di garanzia, non ha fornito alcuna indicazione agli inquirenti. I militari sono comunque riusciti a risalire ad almeno uno degli altri due complici, un tunisino di 30 anni che ieri in giornata è stato sottoposto al fermo d’iniziativa.
Le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni: ancora al vaglio dei carabinieri soprattutto il movente che ha portato al sequestro dell’uomo da parte di tre connazionali che lo hanno sequestrato e massacrato di botte per tutta la notte.
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