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Venerdì 27 Febbraio 2009
Via libera alla grande mostra di Villa Olmo
L'inaugurazione il 27 marzo: il conto degli sponsor
In extremis la giunta di Palazzo Cernezzi ha dato il via libera alla grande mostra di Villa Olmo. Il sipario si alzerà il 27 marzo (inaugurazione il 26), ma si attende la conferma da San Pietroburgo, e in esposizione ci saranno 70 opere delle Avanguardie russe, cioè Chagall, Malevich, Kandinskij e Filonov. Ieri pomeriggio è stato poi inviato il fax in Russia che anticipa i contratti firmati che saranno spediti via posta.
Tra i quadri che dovrebbero arrivare a Como c’è "Red square" di Malevich del 1917, sette quadri di Chagall mai esposti prima in Italia e la "Composizione numero 223" del 1919 di Kandinskij e, sempre di Kandinskij, "Twilight". Chiusura prevista per il 26 luglio. Il costo dei biglietti rimane invariato: 9 euro per il biglietto normale, 7 euro per il biglietto ridotto, 5 euro per le scuole.
Il budget definitivo della rassegna prevede costi per un milione e 452mila euro di costi totali. Il piano finanziario registra 722mila euro gli incassi della biglietteria, 460mila euro la quota a carico degli sponsor, 270mila euro quella a carico del Comune (in linea, quindi, con le richieste di Bruni, An e Lega e ben al di sotto del tetto da 400mila approvato dal consiglio comunale con una maggioranza assolutamente trasversale). Nel progetto presentato dall’assessore alla Cultura Sergio Gaddi la voce sponsor registrava 382mila euro (in pratica andava a ricalcare gli anni passati con Regione, Provincia e Camera di Commercio con 50mila euro ciascuno, Unione Industriali con 20mila euro, il Collegio delle imprese edili con 12.500 come fa ormai dalla prima esperienza di Mirò e poi alcuni privati). Il sindaco Stefano Bruni è riuscito a recuperarne altri 80mila: 10mila euro da Multidevelopment (la società che ha presentato il piano integrato di recupero per la Ticosa, non ancora arrivato in consiglio comunale), 20mila euro da "A2A" (la multiutility milanese) e circa 50mila euro dalla Fondazione Cariplo. Il budget è già stato approvato anche dalla Como Servizi Urbani. Riguardo alla Multi il sindaco precisa per smorzare in anticipo le polemiche che, inevitabilmente, arriveranno in aula: «Ho chiesto io questa sponsorizzazione. Si tratta di una partecipazione esigua, stiamo parlando di 10mila euro, che non ingenera nessun cattivo pensiero».
Nel giorno del via libera il sindaco si scaglia, ancora una volta, con la minoranza e, senza citarlo, attacca Luca Gaffuri (leader dell’opposizione). «Siamo tutti contenti che la mostra si faccia - ha commentato - Ci abbiamo creduto e io per primo, e più di quanto possa sembrare. La mostra si farà e senza alcun sostegno delle minoranze che non sono state in grado di portare neanche mille euro. Dimostrazione, questa, che la loro è stata una maggioranza trasversale solo nel tentativo di rompere la maggioranza politica e questo è davvero triste». Nel mirino di Bruni l’asse traversale con cui era stato approvata la delibera che fissava il tetto di contributo del Comune alla mostra in 400mila euro (votato dai liberal, da parte dell’opposizione, da Luigi Bottone dell’Udc e da Carlo Ghirri del gruppo misto). In più di un’occasione il sindaco aveva detto che, comunque, non ne avrebbe tenuto conto e che il contributo sarebbe stato di 280mila euro. Ora sarà di 270mila.
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