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Mercoledì 04 Marzo 2009
Allarme "stalking": a Como ogni anno almeno 30 vittime
La persecuzione dell’ex sta per diventare un reato
Telefono Donna rivela: «Moltissimi i casi sommersi»
Trenta ogni anno. Sono le richieste di aiuto che arrivano all’associazione Telefono Donna limitatamente al fenomeno del cosiddetto "stalking", cioè molestie persistenti. Telefonate, sms, pedinamenti e via di seguito. Un reato penale individuato dall’articolo 612-bis sotto la rubrica "atti persecutori" così come stabilito dalla Camera dei deputati che il 29 gennaio ha dato il via libera al disegno di legge ora all’esame in Commissione giustizia al Senato.
Le molestie a Como. Si tratta di trenta casi "ufficiali" all’anno. «Rispetto alle richieste di aiuto che riceviamo - spiega Ierta Zoni, presidente dell’associazione Telefono Donna (031-304585 sito internet www.telefonodonnacomo.it) - quelle classificabili come stalking sono pari a circa il 12%. In pratica trenta ogni anno tenendo conto che, nel 2008, si sono rivolte a noi 263 donne vittime di violenza». Nel 2007 erano state 259, 222 l’anno precedente. Dal 1991 sono state 2357 le donne comasche che hanno chiamato l’associazione. Questi dati si riferiscono, per la gran parte, alle vittime di violenze domestiche.
Si tratta, ovviamente, delle storie più difficili, ma che rappresentano purtroppo solo una parte dell’effettiva entità del fenomeno. «Possiamo immaginare - spiega la presidente - che sul fenomeno ci sia un enorme sommerso, come lo è per quanto riguarda la violenza». Spesso, poi, lo stalking diventa la parte iniziale che può portare anche ad aggressioni. «Le vittime che seguiamo - prosegue - hanno un’età compresa tra i 30 e i 45 anni. Ci sono casi che sfociano nella violenza fisica e in aggressioni tali da prevedere il ricovero ospedaliero.Adesso con l’introduzione del reato ci sarà la possibilità di intervenire in modo concreto».
Il convegno. Questa sera alle 20.30 a Villa Gallia (via Borgovico 148) il Pd promuove un convegno "Donne vittime dello stalking" a cui parteciperanno la deputata comasca Chiara Braga, la collega Lucia Codurelli (firmataria di una delle proposte di legge sullo stalking), lo psicoterapeuta Gianangelo Palo e l’avvocato Walter Gatti. L’obiettivo della serata sarà affrontare e analizzare sotto i profili politico, giuridico e psicologico, lo stalking. «Finalmente dopo molti anni - commenta Chiara Braga (nella foto a sinistra) - è stato istituito il reato di stalking e questo è un passo in avanti fondamentale. Molte delle proposte delle deputate Pd sono state accolte e adesso bisognerà attivarsi per fare in modo che Governo e Parlamento intervengano per rafforzare la prevenzione e gli aspetti culturali poiché non basta la repressione del reato». E la giovane parlamentare aggiunge: «Vogliamo evitare che si parli del problema solo nei momenti di emergenza, quando emergono fatti che fanno scandalo, ma che in realtà sono solo la minima parte di un universo sconosciuto. L’incontro vuole dare una lettura al fenomeno da diversi punti di vista: legale, legislativo, terapeutico».
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