Homepage
Sabato 07 Marzo 2009
Cara autostrada,
650.000 euro solo per pensarla
Tanto è costato il «primo passo» dell’atteso tracciato Varese-Como-Lecco
Paolo De Santis: «Progetto d’importanza strategica»
Prende forma l’autostrada Varese-Como-Lecco. Giovedì in Regione Lombardia l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, ha incontrato i rappresentanti istituzionali delle tre province, delle tre camere di commercio e della società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa che ha curato lo studio di fattibilità del collegamento. Lo studio sarà presentato a Como il 22 aprile. Oltre ai percorsi possibili e ai dettagli più tecnici della nuova maxi arteria verrà presentato anche lo studio di sostenibilità economico-finanziaria, svolto dal Liuc di Castellanza e dal Certet dell’Università Bocconi. Insomma, il primo passo di un lungo cammino è stato mosso. Un primo passo costato 650mila euro. Segno che i tre territori guardano all’opera con ottimismo e fiducia, come ha spiegato Paolo De Santis, presidente della Camera di Commercio di Como: «Nell’incontro di giovedì al Pirellone è emersa la chiara condivisione, da parte di tutti, dell’importanza strategica di questa infrastruttura. La strada è ancora lunga, ma il primo necessario passo è stato fatto. Siamo ottimisti, anche perché si tratta di una idea nata dal basso, dalle istanze delle associazioni di categoria che hanno trovato subito il pieno sostegno delle istituzioni».
Nel 2006 ventitré associazioni di categoria delle province di Varese, Como e Lecco formarono un comitato per proporre la realizzazione di un’arteria autostradale che le collegasse. Fu chiesto alle rispettive camere di commercio di aderire per sostenere la proposta. Ognuna ha finanziato lo studio di fattibilità con 150mila euro (per un totale di 450mila euro). La Regione ne ha messi a disposizione 200mila per lo studio economico-finanziario. Ora il primo è pronto e verrà presentato pubblicamente il 22 aprile (appuntamento che sarà preceduto da una conferenza sull’argomento convocata dall’amministrazione provinciale di Como lunedì prossimo, ndr). Su contenuti e i dettagli dello studio di fattibilità le bocche sono ancora cucite. Si sa solo che contiene la proposta di vari percorsi che l’autostrada potrebbe seguire. Alcuni apparentemente improbabili, altri più plausibili. Di sicuro sarà divisa in due tronconi. Uno raccorderà Varese a Como, l’altro unirà la futura tangenziale di Como (i cui lavori dovrebbero iniziare nel 2010 e finire nel 2015) alla Statale 36 per Lecco.
Lo studio finanziario è ancora in fase di messa a punto. Certet e Liuc, infatti, per definirlo hanno dovuto aspettare di avere prima in mano lo studio di fattibilità eseguito da Autostrada Pedemontana Lombarda, la società che, tra l’altro, si occupa della realizzazione delle tangenziali di Varese e Como. Tangenziali che, questo è l’auspicio, troveranno inserimento nel più ampio collegamento costituito dalla nuova autostrada. «Lo studio di fattibilità - ha spiegato De Santis - è stato affidato a questa società affinché ci fosse una visione d’insieme nel pensare la nuova rete viabilistica. Le due tangenziali di Varese e Como sono in capo alla Pedemontana. Ci è sembrato logico affidare a questa società lo studio di fattibilità».
Per il 22 aprile, ad ogni modo, dovrebbe essere pronto il dettaglio del piano economico che renderebbe possibile la realizzazione dell’autostrada. Un piano che non sembra prevedere granché di finanziamenti pubblici. «Difficile pensare a finanziamenti dallo Stato, visto che il Governo non sembra nelle condizioni per finanziare questa infrastruttura - ha aggiunto De Santis - per questo si procederà quasi certamente con il project financing».
© RIPRODUZIONE RISERVATA