Villa Saporiti: no alla Varese-Como-Lecco

Due lettere in Regione. Carioni: «Basta annunci, priorità alla tangenziale e ai 750 milioni mancanti»

a.cavalcanti

Concentrarsi su un’opera prioritaria come la Pedemontana e, nel dettaglio, sulla tangenziale di Como (e sulla ricerca del finanziamento mancante da 750 milioni di euro per il secondo lotto) ed evitare doppioni (anche nei costi), come rischia di essere l’ipotetico nuovo collegamento autostradale Varese - Como - Lecco. È questo, andando a leggere oltre le righe, il contenuto di due lettere spedite da Villa Saporiti. Entrambe indirizzate all’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo ed entrambe firmate dal presidente Leonardo Carioni e dall’assessore provinciale al Territorio Sergio Mina. Ovviamente due gli argomenti, strettamente connessi tra loro: lo studio di fattibilità del collegamento autostradale Varese - Como - Lecco (costato 650mila euro) promosso dalle tre camere di commercio e la tangenziale di Como inserita nel sistema viabilistico Pedemontano. Sul primo Cattaneo aveva annunciato l’intenzione di presentarlo a Como (l’opera interessa 16 Comuni, ben 14 nel Comasco) il 22 aprile prossimo, ma dalla Provincia arriva uno stop. «Ben vengano le proposte - ha detto Mina - ma è evidente che un tracciato di questo tipo intacca il Parco Pineta ed è fondamentale che coinvolga le rappresentanze locali e i sindaci. Chiediamo il rinvio della presentazione perché prima il territorio deve essere messo a conoscenza di quello che si sta facendo. Sul tavolo ci sono tante ipotesi, ma è l’ora di decidere che cosa si vuole. Visto che è in fase avanzatissima la Pedemontana non vorremmo si andasse incontro a un doppione che non serve». Stesso concetto, rincarando la dose, per il presidente Carioni: «In questi trent’anni non si sono viste grandi infrastrutture sul nostro territorio: aspettiamo la Pedemontana e la terza corsia, nel Piano territoriale ci sono la Briantea e la Garibaldina. Prima di sentire annunciare altro i cittadini vogliono vedere le ruspe muoversi. Per quanto riguarda la Varese - Como - Lecco prima di pubblicizzare tracciati, vanno concordati con il territorio e con la Provincia». E poi sulla tangenziale di Como: «Il prossimo cda di Pedemontana approverà i progetti definitivi del primo e secondo lotto delle tangenziali di Como e quelli di Varese. Il primo è già finanziato (costi lievitati da 145 a 220 milioni, ndr) e noi chiediamo che il secondo venga realizzato contestualmente a quello di Varese. Il progetto c’è, senza criticità, ma è costoso (da 450 è arrivato a 750 milioni a causa delle gallerie). Tutte le forze politiche e i parlamentari si attivino per cercare i fondi: è necessario fare squadra perché le strade non hanno colore politico». La lettera, in tal senso, è chiarissima: «Questa Provincia considera assolutamente prioritario il primo lotto della tangenziale di Como, che tuttavia deve essere realizzata nella sua interezza e quindi compreso il secondo lotto, contestualmente al secondo lotto della tangenziale di Varese e al resto del sistema autostradale, così come previsto negli impegni sottoscritti con l’accordo di programma». Traducendo: Villa Saporiti dice preventivamente no a qualsiasi ipotesi che potrebbe accantonare la tangenziale (progetto pronto) per promuovere altre soluzioni (ad oggi in fase preliminare). Insomma, la preoccupazione è che si distolgano idee e risorse per studi di fattibilità anziché sostenere progetti concreti (dopo polemiche e battaglie ventennali). Si arriva al paradosso del Comune di Beregazzo, come ha detto Mina, «con due ipotetici collegamenti con le stesse funzioni». Chiarissimo è stato anche il superdirigente Giuseppe Cosenza: «Sulla Varese - Lecco - Como si parla di costruzione a basso costo, significa no alle gallerie. Ma lì c’è il parco Pineta oltre ad altre realtà significative. Oggi dai pochi elementi disponibili, sembrano esserci diverse criticità».

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Martedì 10 Marzo 2009

Villa Saporiti: no alla Varese-Como-Lecco

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