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Mercoledì 11 Marzo 2009
Telecamere, privacy e sicurezza
La maggioranza inciampa
Troppi assenti in consiglio, passa un documento delle minoranze che vieta le telecamere senza fili. Pagheranno soprattutto le periferie, che per essere videosorvegliate dovranno attendere ancora
COMO - La maggioranza ha rischiato di affondare proprio su uno dei suoi cavalli di battaglia della campagna elettorale: la sicurezza. L’altra sera in aula è stato approvato il regolamento sulla videosorveglianza che contiene tutte le norme di utilizzo e di accesso ai dati e ai filmati registrati delle telecamere di sorveglianza posizionate dal Comune. Ma al voto sono mancati all’appello ben 10 consiglieri di maggioranza. La loro assenza ha fatto gioco all’opposizione che è riuscita a fare approvare un emendamento, proposto da Bruno Magatti di Paco, che vieta l’installazione di telecamere a sistema wireless (senza fili) vicino alle abitazioni. Ora il Comune dovrà provvedere a modificare alcune, se non molte, delle 20 telecamere finora installate. Per il sindaco Stefano Bruni l’assenza dei 10 consiglieri «è stata occasionale».
Dieci consiglieri su 25 della maggioranza non erano in aula al momento del voto. Assenti Martinelli e Lionetti della Lega; Butti, Pettignano e Corengia di An, Lombardi e Gelpi di FI; Ghirri e Gervasoni del gruppo misto e Bottone dell’Udc. Tutti gli altri hanno ovviamente votato a favore. Tra le minoranze unico voto contrario quello di Supino (Prc), mentre si sono astenuti Mottola e Lucini del Pd, Magatti di Paco e Sapere del gruppo misto. Il capogruppo del Pd, Luca Gaffuri, nella dichiarazione di voto ha attaccato la maggioranza: «Per senso di responsabilità, e visto che le telecamere in città esistono già, approviamo questo regolamento. Ma restiamo scettici difronte a forze politiche che in campagna elettorale cavalcano il tema della sicurezza, e poi quando devono approvare un tema che incide davvero sulla sicurezza preferiscono andare a casa a risposare». Lo stesso lumbard Lionetti ha ammesso: «Non stavo bene, avevo davvero un fortissimo mal di testa». Per il sindaco si è trattato di una coincidenza: «Un episodio occasionale, su un tema modesto. L’emendamento che vieta il wireless rischia ora di rendere difficoltosa l’installazione delle videocamere. Proveremo ad applicare il regolamento così come emendato e se non sarà possibile proporremo delle modifiche».
L’emendamento di Magatti richiama un decreto legge del 1998 che stabilisce che il wireless venga usato solo a patto che non sia possibile installare i cavi e comunque non in prossimità di residenze dove le persone stazionino per più di quattro ore. Per l’assessore alla Sicurezza, Francesco Scopelliti, il wireless agevolerebbe la copertura di videosorveglianza nelle periferie: «È stato potenziato e ora permetterebbe di installare nuove videocamere anche in periferia, per esempio a Ponte Chiasso». Proprio la richiesta di una maggiore attenzione alle periferie è arrivata da Silvia Magni (Pd): «Non capisco perché tutte le telecamere finora installate, sono situate in centro, mentre non c’è n’è nemmeno una in periferia». Solo due delle 20 telecamere installate sono collegate via cavo. Con il nuovo regolamento conserveranno i filmati su hard disk per un massimo di 24 ore, più altre 24 ore qualora ci fossero di mezzo giorni festivi. «Il sistema continuerà a funzionare - annuncia l’assessore alla New economy, Enrico Cenetiempo -. Gli uffici verificheranno l’attuabilità del regolamento poi decideremo se riconvertire alcune telecamere valutando costi e benefici. L’installazione delle telecamere - ha poi ricordato Cenetiempo - è un preciso punto del programma votato dai cittadini e il nostro dovere è attuarlo». Le telecamere in città sono per ora 20, così distribuite: due al Monumento ai Caduti, tre al Tempio Voltiano, due al Porto Marina e le altre in via Vittorio Emanuele, via Luini, via Indipendenza, stadio, via Foscolo, viale Rosselli, via Lambertenghi, piazza Martinelli, lungo le paratie a lago, via Adamo del Pero, piazza Medaglie d’Oro e all’ingresso del Municipio. Entro l’estate è prevista l’installazione di altre sei o sette telecamere in via Milano e due o tre in piazza Cacciatori delle Alpi.
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