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Giovedì 12 Marzo 2009
Prostituzione in centro storico. Di giorno
Orientale elegante e discreta adesca tra via Rusconi e piazza Duomo. L’approccio, poi: «Sali da me»
Non diresti mai che è una prostituta quella donna ferma davanti a una vetrina in via Rusconi, nel centro della città murata. A differenza delle classiche colleghe da marciapiede che bazzicano intorno a rotonde o lungo le provinciali e statali, lei non si mette in mostra. Cerca di non dare nell’occhio. Non devono essere gli uomini a cercarla, ma deve essere lei ad adescarli. Non la vedi per più di una mezz’ora nello stesso punto. Prima è in via Rusconi, poi in piazza Duomo, poi in piazza Boldoni.
Ed ecco come svolge il lavoro più vecchio del mondo. Innanzitutto non la si può chiamare lucciola, perché lavora di giorno. Cerca gli uomini dall’aria distinta, vestiti, per intenderci, in giacca e cravatta, o comunque che mostrino a prima vista di appartenere a uno status sociale medio alto. Di giorno gli uomini più o meno giovani che entrano e escono dagli uffici del centro storico non si contano. È un buon momento per andare a caccia. Se ne sta lì, ferma vicino a una vetrina, come se stesse aspettando una persona per un appuntamento. Intanto si guarda in giro avendo ben cura di mantenere un lieve sorriso sul viso. Sorriso che poi si illumina quando crede di avere individuato la preda giusta. A quel punto scatta l’adescamento. Ti fissa con sguardo seducente mentre le passi accanto, e se vede che non hai ancora capito dove voglia andare a parare, ti toglie ogni dubbio con una strizzata d’occhio e arriccia le labbra come per mandarti un bacio a distanza.
Una scena, questa, che negli ultimi due giorni si è ripetuta numerose volte. Tante le segnalazioni di persone che hanno notato questa misteriosa prostituta orientale mentre cercava di concludere affari sulla pubblica via. Verosimilmente abita nella zona. O meglio, ha un appartamento dove porta i clienti. Un “ufficio” situato, forse, proprio nel centro storico. È lei stessa a suggerire di andare nel suo “appartamento”.
Quello che dice a chi le si avvicina incuriosito dal suo atteggiamento è proprio questo: «Andiamo da me, nel mio appartamento». Poche parole accompagnate da un gesto del capo che sembra indicare un punto imprecisato a pochi metri di distanza, tra i vecchi palazzi della città murata.
Gli chiedi dove stia questo appartamento. «Qui vicino, seguimi».
Parliamo di prezzo. «Non qui in strada, ne parliamo da me».
E come ti mostri un po’ titubante lei diventa irrequieta e sospettosa. Se tergiversi anche solo un pochino capisce di stare perdendo tempo e s’incammina, alla ricerca di un nuovo punto dove fermarsi in attesa che passi l’uomo giusto. Rigorosamente benestante, vestito in giacca e cravatta. Ancora meglio se indossa un orologio di lusso o un cappotto griffato. Si vede che i suoi prezzi non sono alla portata di tutte le tasche.
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