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Domenica 15 Marzo 2009
Torre Gattoni, un tempio (spento) dell'elettricità
Fino al '58 illuminò la città: oggi non conserva né le apparecchiature né il famoso parafulmine
Chi si aspettava, infatti, di trovarvi apparecchiature simili a quelle esposte al Tempio Voltiano - il canonico Gattoni, del quale quest’anno ricorre il bicenteneraio della morte, appassionato di Fisica e amico di Volta, cui prestò la torre per i suoi esperimenti - è rimasto deluso. Delusione ripagata, però, dal fatto di essere stati tra i pochissimi a mettere piede in quello che può essere considerato un museo di archeologia industriale. La Torre Gattoni, sconosciuta ai più, intorno al 1930 divenne sede della prima cabina elettrica che erogava la corrente per l’illuminazione della città, rimasta attiva fino al 1958. A testimonianza di ciò si possono vedere il quadro elettrico con gli strumenti di misura e i sezionatori, e poi i trasformatori detti a “basculla”. Un vero e proprio “tempio” dell’elettricità venerdì illuminato da torce a mano. Nessuna traccia del parafulmine del Gattoni, tra i primi in Italia.
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