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Giovedì 19 Marzo 2009
Troppi asini alle superiori
«Colpa delle scuole medie»
Il 70% degli studenti del biennio presenta almeno un’insufficienza
«Le scuole a cui abbiamo chiesto di fornirci il resoconto dei voti - dice Rosa Siporso, vice dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale -, nelle materie di studio e in condotta, sono state scelte in base a due criteri: uno disciplinare, l’aver preso seri provvedimenti nei confronti degli alunni, e l’altro territoriale, per cui abbiamo cercato di coprire il più possibile tutto il territorio provinciale, dall’Alto Lago alla Brianza, considerata anche la nostra volontà di essere un punto di riferimento per il territorio. Fra i possibili candidati abbiamo scelto una decina di Istituti comprensivi e cinque, sei superiori i cui dati potevano essere significativi».
Risultato più importante dell’inchiesta l’elevato numero di insufficienze al biennio delle superiori dove il 70% degli alunni ne ha almeno una. Un risultato maggiore negli istituti tecnici e professionali rispetto ai licei nei quali, del resto, è risultata inferiore anche la percentuale di bocciati agli esami di maturità senza nessun bocciato al classico Volta. «Il dato - aggiunge la Siporso - è allarmante: uno dei problemi più evidenziati dagli istituti superiori è l’inadeguatezza della preparazione delle scuole medie anche se lo stesso discorso si potrebbe fare riguardo la preparazione delle superiori rispetto all’università. In realtà il problema principale è che molti professori, in nome di un malinteso principio di uguaglianza, finiscono con l’abbassare il rendimento scolastico degli studenti non valorizzando l’eccellenza».
Per quanto riguarda gli «esami di riparazione» rimane anche quest’anno l’obbligo di completarli entro il 31 agosto, salvo casi eccezionali. «Posso dire - conclude la dirigente dell’Ufficio scolastico - che i recuperi sono stati un successo perché hanno permesso di ridurre, a settembre, il numero di insufficienze e contenere il fenomeno delle lezioni private anche se alcuni insegnanti sono ancora scettici in materia. Credo in ogni caso che, al di là delle questioni specifiche, il problema più grande delle scuole sia l’eccessiva burocratizzazione: l’autonomia scolastica non è ancora pienamente decollata e ci sono ancora molte scelte pedagogiche e didattiche che dovrebbero essere affidate alla scuola».
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