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Mercoledì 25 Marzo 2009
In vendita 50 case comunali
Lo prevede il piano di Palazzo Cernezzi: la soglia potrebbe salire fino a 151
Non solo Aler. Anche il Comune di Como ha predisposto un piano di alienazione delle case. In vendita ci saranno cinquanta appartamenti anche se il tetto massimo previsto dalla legge regionale è di 151 (pari cioè al 20% del patrimonio complessivo).
L’assessorato di Enrico Cenetiempo ha messo a punto dei criteri per l’alienazione: «Alloggi in condominio con privati ove il Comune è in posizione di minoranza (15); quelli con il Comune in posizione di maggioranza (30) e interi stabili in zone periferiche ove si presume alta adesione ad una possibile alienazione». Il piano di dismissione, sulla base della ricognizione avviata da Palazzo Cernezzi, ipotizza «la vendita, nell’arco del quinquennio previsto dalla legge, di circa cinquanta alloggi». Per prima cosa il piano dovrà essere approvato dal consiglio comunale e poi dalla Regione. Nel decennio tra il 2996 e il 2006 sono stati venduti complessivamente 66 appartamenti e 44 tra box e posti auto con un incasso di 4 milioni e 100mila euro. Nel 2008 sono state vendute quote in via Diaz (538mila euro), relitti stradali (80mila euro) ed è stata attivata la gara per l’alienazione di via San Bernardino.
Il Comune di Como è proprietario di 792 alloggi (756 cosiddetti Erp e 36 extra Erp). Partendo dai 756 l’89% risulta assegnato (673), l’1% (8) in via di assegnazione, il 6.22% (37) sono vuoti perché da ristrutturare. Ci sono poi 4 appartamenti occupati abusivamente e 24 (il 3.17%) inagibili. Di quelli extra Erp il 55.56% (20) sono assegnati e il 36.11% (13) sono in uso ai servizi sociali. L’8.33% (3) sono invece assegnabili.
La maggioranza dei palazzi comunali è stata costruita prima del dicembre 1949 (il 50.25%, ovvero 398), il 31.82% (252) tra il 1950 e il 1969, l’1.39% tra il 1970 e il 1989 e infine il 16.54% (131) dal 1990 ad oggi. Otto appartamenti su dieci hanno una superficie interna compresa tra 45 metri quadrati e 95; il 13.89% inferiore ai 45 mq mentre il 5.3% oltre i 95 mq.
Recentemente il Comune ha sfrattato sette inquilini che da anni non pagavano l’affitto: ci sono casi in cui con un canone da mille euro l’anno il debito è arrivato a oltre 27mila euro e addirittura stessa cifra anche con canone di 300 euro l’anno. I canoni d’affitto vanno da un minimo di 15 a un massimo di 573 euro al mese. Secondo l’ultimo resoconto stilato dal settore Patrimonio, che risale alla primavera del 2008, sulla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) in totale Palazzo Cernezzi aspetta di riscuotere e mettere nelle sue casse ben 639.695 euro, tutti canoni non ancora corrisposti.
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