Homepage
Mercoledì 25 Marzo 2009
Un roccione evita
la rivolta di Garzola
Numerose proteste in Comune dopo una notte di lavori
Ma il rumore finirà: si dovrà usare il trapano di giorno
Alessandra Brivio abita in via per Brunate a qualche decina di metri dalla strada dove nella notte tra lunedì e martedì gli uomini di Acsm-Agam hanno lavorato scavando e rompendo l’asfalto. La signora Brivio si è detta sconcertata: «Dalle 21 alle 4 abbiamo sentito rumori fortissimi. So che il programma dei lavori prevede 45 giorni in queste condizioni, ma non è una cosa che possiamo sopportare così a lungo. Abbiamo avvisato la polizia locale, ma ci hanno risposto che il cantiere era autorizzato anche di notte. Però faccio fatica a credere che esistano norme che permettano di effettuare lavori così rumorosi di notte in centri abitati. I vigili potevano per lo meno venire a fare un sopralluogo per verificare le condizioni di rumorosità. Non si può continuare così, bisogna interrompere i lavori notturni e se questo vuol dire allungare di un mese i tempi del cantiere fa niente. Mi dispiace per gli abitanti di Camnago, ma se sono stati tanti anni senza acqua possono aspettare qualche altra settimana». Emma Venturin si è detta indignata: «La gente deve dormire oltre che lavorare. Come fa il Comune a permettere una cosa del genere? È uno schifo». Innocente Bertoli ha rincarato la dose: «Fino alle ore piccole il rumore non ci ha fatto dormire. È vergognoso. Facciamo le spese noi dei lavori che servono agli abitanti di Camnago». L’ufficio stampa di Acsm-Agam ha invece spiegato che “con lo stop del cantiere di notte i lavori anziché terminare a fine agosto saranno conclusi a fine settembre, forse a ottobre”. Da Acsm hanno però parlato di un’alternativa: «Il presidente D’Alessandro sta lavorando su una soluzione che permetta di lavorare anche di notte, ma limitando l’attività solo a quelle operazioni meno rumorose».
© RIPRODUZIONE RISERVATA