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Sabato 09 Maggio 2009
Mille studenti riempiono la città di idee
Giornata della creatività: undici scuole hanno trasformato per una mattina il centro storico con mostre, musical e laboratori
C’è chi canta, chi balla, chi riprogetta la propria scuola e chi riproduce il cosmo con i fiori. Altri, che hanno "già dato", sono seduti in un’aiuola e mangiano un trancio di pizza. Per un giorno, o meglio una giornata, quella delle creatività andata in scena ieri nel centro storico per iniziativa della Consulta degli studenti e dell’Ufficio scolastico provinciale, Como appare una città a misura di giovani. E loro, ottenuti gli spazi di cui spesso la città è avara, dimostrano di non essere soltanto telefonini, Grande fratello e realtà virtuale, ma riempiono strade e piazze di idee e contenuti concreti.
Critica alla tv - Davanti al Duomo, i ragazzi del liceo scientifico Terragni di Erba presentano proprio una critica alla televisione, attraverso una serie di pannelli, che danno conto di un sondaggio sugli effetti degli spot svolto all’interno della scuola. Sebbene l’83% degli studenti dichiari di cambiare canale quando i "consigli per gli acquisti" interrompono i programmi, più della metà (59%) ammette però di non essere più riuscito a levarsi dalla mente certi slogan pubblicitari. «Si riconosce - è la conclusione tirata dall’analisi dei dati - che l’unico ambiente in grado di fornire modelli alternativi e strumenti critici è la scuola».
Il cosmo e la lambretta - In piazza Duomo ci sono anche gli studenti dell’Istituto paritario «Dell’Amore» di Albese con Cassano. Quelli che si sono già presi cura della passeggiata voltiana di Camnago Volta, dove anche grazie a loro sono ricomparse le viti. Se in quel caso avevano abbinato storia e natura, stavolta hanno legato la loro vocazione agroambientale alla scienza. Utilizzando una decina di specie floreali hanno riprodotto una porzione dell’universo. Il sole, Mercurio, Venere, la Terra e Marte sono i profumati "attori" di un teatrino con il fondale nero. Voltando l’angolo, in via Magistri Cumacini si passa dai fiori ai motori: un’auto da corsa interamente costruita dagli studenti della «Leonardo da Vinci», ma anche una Lambretta e un motocarro che i ragazzi di 2ª e di 3ª hanno rimesso in funzione dopo un lavoro certosino di restauro. Sono i primi frutti della nuova specializzazione per ora unica in Italia, legata appunto al recupero di auto e moto d’epoca, promossa dall’Ipsia di via Magenta con la collaborazione del Garage storico di Erba e dell’assessorato provinciale all’Istruzione.
Ragiunàtt sul palco - In piazza Cavour c’è aria da «High school musical» (o da «Saranno famosi», se si preferisce): sul palco che il 1° maggio ha ospitato Antonella Ruggiero e Davide Van De Sfroos, ora ci sono gli studenti del Caio Plinio. Cantano e ballano. Una fa la presentatrice e altri si sono occupati delle coreografie. Li chiamano "ragiunàtt", ma alcuni di loro potrebbero avere un futuro come animali da palcoscenico. Tutt’attorno gli stand del liceo «Giovio». Nel caleidoscopio di idee e di immagini sfoggiate dai liceali di via Paoli, spiccano i fotomontaggi della scuola che vorrebbero: un orto botanico di fianco alla sede, una gradinata coperta e polifunzionale nel cortile, uno spazio ricreativo al posto della portineria. Un po’ più si semplici sogni, un po’ meno di progetti veri e propri. Ma qualche pubblico amministratore farebbe bene a tenere conto di questi suggerimenti.
Undici scuole, mille studenti - Da Porta Torre a Piazza Volta, da via Carducci al cortile interno di Palazzo Cernezzi, la città murata è tutta un pullulare di voci e di colori. Impossibile citare tutti i progetti, ma le scuole sì. Hanno aderito in 11 (Da Vinci, Plinio, Giovio, Orsoline, Dell’Amore, Terragni, Ciceri, Carcano, Magistri Cumacini, Pessina, Espe), mettendo in campo oltre mille ragazzi.
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