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Lunedì 11 Maggio 2009
L’appello degli studenti-reporter
«Salvate l’ex biblioteca di Como»
Con la loro inchiesta sull’aula Benzi i ragazzi del Volta hanno vinto il premio Ghioldi
Pubblichiamo l’articolo della classe 1ª H del liceo Volta, che ha vinto la sezione scuole superiori del premio intitolato al preside-giornalista Severo Ghioldi (nella foto). Nelle altre sezioni - scuole medie e reportage - si sono affermati due studenti dell’Istituto comprensivo di Cairate, Luca Canavesi e Alberto Marcolli. Mentre tra le realtà sociali per diversamente abili si è imposta Iris Accoglienza di Gallarate
Tra le mura del Liceo Classico «A.Volta» riposa, ormai nascosta, un’antica biblioteca che può vantare di essere stata uno dei principali luoghi di studio per generazioni di studenti comaschi. Ma quanti sono oggi a conoscenza della storia, della bellezza e del fascino dell’Aula Benzi? Per quelle persone veramente appassionate della storia del nostro territorio è un luogo di memoria storica, per i bidelli del Liceo uno spazio da tenere sempre pulito, per noi ragazzi che invece studiamo e viviamo gran parte della settimana nell’"Imperial Regio Liceo Volta", l’aula Benzi non è una semplice sala, bensì uno dei simboli stessi della nostra scuola, uno dei meandri dell’edificio con cui le matricole imparano presto a familiarizzare, perché ora è utilizzata per molte attività multimediali.
Anche il suo nome è particolare. L’intitolazione dell’Aula celebra, infatti, il lascito che Francesco Benzi alla sua morte, avvenuta nel 1663, affidò al Collegio dei giureconsulti, con il preciso intento che quei fondi fossero utilizzati per la creazione di una biblioteca pubblica.
E tale rimase fino al 1968/1969, ampliando via via il suo patrimonio librario e mantenendo sempre questa funzione nella particolarissima configurazione architettonica che Simone Cantoni aveva progettato per lei nel 1807 .
Gli scaffali lignei che rivestono le pareti lungo l’intero perimetro della sala, le lesene, la balconata, l’ampia volta, l’affresco dello stemma civico di Como, una croce bianca su sfondo rosso con la scritta libertas nella lunetta di testa... Limitarsi a descrivere a livello architettonico la sala, ha poca importanza rispetto alle emozioni che è capace di suscitare nel visitatore. Suggestione di fronte all’elegante solennità dell’ambiente a doppia altezza; tranquillità rassicurante, prodotta forse dal profumo del legno che avvolge l’intero perimetro dell’aula e dall’intenso colore del mogano; silenzio ombroso nel quale i rumori esterni si affievoliscono tanto da scomparire.
Un’analisi meno emotiva evidenzia, però, il triste stato in cui versa realmente l’aula: crepe e infiorescenze di muffe, polvere che ricopre i testi ordinatamente catalogati, affreschi ormai sbiaditi e pareti tarlate per la prolungata mancanza di conservazione.
Il contenuto dei libri stipati negli scaffali ai quali si accede percorrendo la balconata sopraelevata ci è ignoto; ormai la balconata è stata chiusa anche a quei pochi temerari che osavano sfidare il rischio dei crolli pur di poter ammirare dall’alto l’aula Benzi nella sua interezza. Gli eleganti ingressi dei lati nord e sud sono stati chiusi con il cemento per consentire la costruzione di nuove aree del liceo ed è addirittura rischioso aprire alcune ante delle finestre.
Costituirebbe certamente un delitto lasciare che quest’opera d’arte cada nell’oblio e nel degrado senza che la maggior parte della cittadinanza, per cui era stata originariamente concepita, abbia avuto la possibilità di ammirarla. Sarebbe un piacere, anche per noi, cercare di rivalorizzarla, non tanto nella sua funzione di biblioteca, (scelta problematica nell’era di internet), quanto come frammento di storia del nostro territorio.
Anche perché dalla prima volta che vi si entra, la sua atmosfera di oscurità antica non può essere facilmente rimossa dalla memoria.
Alice Camassa, Paolo Caruso, Marta Cogliati, Gaia Colombo, Lia Chiara Colzani, Irene Corrado, Cecilia Ferri, Marco Fontana, Francesca Fumagalli, Erica Invernizzi, Marylisa Izzo, Tommaso Livio, Elena Martinelli, Laura Meroni, Marco Molaro, Elena Molena, Federica Rumi
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