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Martedì 12 Maggio 2009
Raddoppiate le domande per l’Esercito
Corsa al posto sicuro. Nel primo trimestre già 100 domande, la metà in rosa. Il 70% sarà arruolato
Mai come in queste ultime settimane la caserma De Cristoforis, sede del Centro documentale, è stata oggetto di particolare attenzione da parte dei giovani. Un primo segnale è stata la grande partecipazione al Trainig day, frutto della collaborazione tra Esercito e Ufficio scolastico, e la conferma è arrivata puntuale nelle scorse ore quando si sono chiuse le domande per il 3° blocco 2009, per l’arruolamento di volontari in ferma prefissata di un anno. A fronte delle 200 domande giunte in totale nei 4 blocchi del 2008, solo dal 16 febbraio all’8 maggio di quest’anno (3° blocco) ne sono arrivate 100 (35 nel 1° blocco e 50 nel 2°).
La metà circa, come detto, sono al femminile, provengono dalla città e dalla provincia, sono di giovani diplomati, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, che effettueranno un anno di “prova”, con la possibilità di fermarsi per altri 4 anni, di accedere ai concorsi per entrare negli altri corpi oppure abbandonare la divisa. Il tutto, per i primi 12 mesi, a fronte di uno stipendio netto che supera, anche se di poco, gli 800 euro mensili (50 euro in più per chi sceglie di entrare nel corpo degli alpini), non poco se si considerare che il vitto e l’alloggio sono a carico del ministero della Difesa.
«C’è stata una vera e propria impennata delle domande - conferma il capo del Centro documentale, il colonnello Sergio Lepore - anche per i motivi sopra enunciati, che a breve (l’incorporazione è prevista per settembre, ndr) porterà questi giovani a Bologna per la visita medica di idoneità e poi l’ingresso in graduatoria. Si stima che un buon 70% verranno arruolati».
Insomma, anche a causa della crisi, oltre ai soldati per vocazione, di questi tempi si aggiunge la schiera di soldati per necessità, alcuni dei quali hanno scelto di fare il paracadutista e verranno dirottati in Toscana, altri l’alpino per cui presteranno servizio in Piemonte o Toscana, mentre la maggioranza nella domanda non ha indicato preferenze, per cui è a tutti gli effetti un soldato generico, che può essere affidato a diverse mansioni, con il vantaggio di poter scegliere la regione dove operare.
«Se per alcuni - aggiunge il maresciallo Pietro Bevilacqua - la ferma prefissata è solo un periodo di precariato che consente però di fare esperienza militare nei reparti operativi o in quelli logistici, di apprendere l’uso del computer e l’inglese nonché praticare sport, per altri potrebbe essere lo sbocco lavorativo del futuro. I “Vfp1” infatti hanno la riserva completa dei posti nei concorsi per Volontario in ferma prefissata di 4 anni nell’Esercito e le carriere iniziali delle Forze di polizia». Intanto si parla già di 4° blocco: la domanda di partecipazione può essere già presentata. La scadenza è fissata il 7 agosto, e i posti disponibili, su tutto il territorio nazionale, sono 3 mila.
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